30 Aprile 2017

Benitez: “Inter, sprecata un’opportunità. Promesse non mantenute, non andò male per colpa mia”

L'ex allenatore nerazzurro ha ricordato il periodo relativo al post Triplete dove riuscì comunque a vincere una Supercoppa Italiana e la Coppa del Mondo per Club

La sua esperienza all’Inter non è stata sicuramente la migliore della sua carriera: arrivato nel club nerazzurro il 10 giugno 2010 per sostituire José Mourinho, l’allenatore spagnolo venne rimpiazzato il 24 dicembre 2010 da Leonardo dopo una serie di prestazioni altalenanti in campionante e nonostante avesse portato la squadra a vincere la Supercoppa Italiana e la Coppa del Mondo per club. Tramite le pagine del Corriere dello Sport, Rafael Benitez ha ricordato alcuni momenti della sua esperienza in nerazzurro ed ha espresso qualche opinione sull’attuale Serie A.

INTER – “E’ stata sprecata un’opportunità e mi sembra di averlo sottolineato varie volte. Quando arrivai, ricevetti promesse che non sono poi state mantenute. Avevo tracciato un percorso, era arrivato il momento di cambiare: non per capriccio, ma per necessità, perché l’età-media era diventata alta“.

LE COLPE – “Non andò male per colpa mia, che comunque ho contribuito ad aggiungere, nella bacheca, una Supercoppa Italiana e una Coppa Intercontinentale. Stiamo parlando di una grande società, che farà bene e ne sarò felice, perché lì ho lasciato tanti amici. Senza spendere abbiamo conquistato due trofei e penso sia stato bello per chiunque“.

JUVENTUS – “E’ una società all’avanguardia, che ha anche potere economico: sono in condizione di spendere, e l’hanno fatto acquistando Higuain, Pjanic, Benatia e anche giovani di valore. Si sono irrobustiti e hanno sottratto alle principali concorrenti giocatori rappresentativi“.

NAPOLI – “Abbiamo fatto quello che si poteva: non è un difetto avere una disponibilità economica inferiore ad altri club. Ma De Laurentiis è stato bravo a portare il Napoli a essere stabilmente tra le grandi. Se c’è anche qualcosa di mio nella squadra allestita, e penso ci sia, ne sono orgoglioso. Poi è arrivato un momento in cui le strade dovevano dividersi, avevamo visioni diverse sulla gestione, sulla politica societaria. Ma l’abbiamo fatto con rispetto assoluto, l’uno dell’altro“.

NEWCASTLE – “Ho scelto di restare a Newcastle, perché volevo riconquistare quella Premier League che avevamo tentato di difendere quando arrivai e trovai una situazione disperata“.

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