Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha raccontato al TG3 l’inizio della sua esperienza in nerazzurro e come in questi due anni, la società è riuscita a raggiungere il traguardo dello scudetto, dando gran parte dei meriti ad Antonio Conte. Queste le sue parole:
L’ARRIVO ALL’INTER – “Appena arrivato ho prima conosciuto l’ambiente e poi ho parlato con la proprietà per discutere di un nuovo progetto programmando nuove scelte all’interno di un programma stilato anche con Ausilio. Erano necessari dei cambiamenti e il grande protagonista di questa vittoria è stato Antonio Conte. Anche il ruolo importante dei calciatori è stato importante perché l’hanno seguito e la società che l’ha sostenuto in tutto. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto, festeggiare lo scudetto con quattro giornate d’anticipo è un piccolo record“.
GAP IN EUROPA – “La differenza tra le squadre italiane e quelle inglesi è ancora evidente, non è un caso se la finale di Champions è tra due club della Premier e il Manchester United si giocherà l’Europa League. Siamo ancora lontani dalle prestazioni dei primi anni 2000, c’è bisogno di lavorare ma anche di un modello che va rivisto“.
CAOS STIPENDI – “Il Covid ha creato un solco ancora più evidente in quella che era già un’area imprenditoriale difficile da sostenere.Il primo traguardo oggi deve essere quello di ridurre i costi, tra i quali incide fortemente quello relativo al lavoro. Dobbiamo riuscire a valorizzare al massimo le risorse che abbiamo“.
RINGRAZIAMENTI – “Ne approfitto per ringraziare tutte quelle persone che lavorano nell’Inter ma non sono sotto i riflettori, da parte mia e del club ci sarà il massimo impegno nel raggiungere nuovi obiettivi. Chi più spende più vince? No, non funziona sempre così“.
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