Bergomi: “Col 4-2-3-1 l’Inter è da Champions. Se arriva Candreva si può sacrificare Brozovic”
Dalle pagine della sua rubrica su La Gazzetta dello Sport, Beppe Bergomi da il suo parere sulla rosa interista, soffermandosi sui nuovi acquistiCampione del mondo nel 1982, bandiera nerazzurra e adesso stimato giornalista e commentatore per Sky Sport; una carriera sempre ad alti livelli per lo Zio Beppe Bergomi che, dalle pagine de La Gazzetta dello Sport, all’interno della sua rubrica “Dai retta allo Zio” parla delle prospettive stagionali della sua Inter:
“L’Inter ha immesso Banega, Ansaldi ed Erkin senza perdere nessuno dei giocatori di primo livello. Con la crescita costante dell’intero gruppo, con una difesa solida, un centrocampo di qualità e molte opzioni offensive, io starei tranquillo. E lo dico a tutti i tifosi nerazzurri: il bicchiere è mezzo pieno. Tocca a Mancini lavorare su questo materiale dando un sistema di gioco preciso, non cambiando ogni settimana. Trovare l’equilibrio e portarlo avanti perché così si riesce a dare continuità. Ecco perché vedo nel 4-2-3-1 il sistema di gioco ideale per gli uomini a disposizione. Il 4-3-3 in questo momento avrebbe la necessità di un’ala destra pura che possa portare anche diversi gol. L’Inter ha Biabiany, vero, ma servirebbe aggiungere un altro elemento in rosa per utilizzare quel sistema. E credo che comunque porterebbe al sacrificio di qualcuno. Invece il 4-2-3-1 permette a Mancini di sfruttare quasi tutti i migliori interpreti tesserati. Banega è il giocatore che serviva. Non è un regista classico, è un regista avanzato. Un giocatore con personalità, idee di gioco, qualità nei piedi. Non è catalogabile in un ruolo, non lo si può legare a una posizione. Ma farà bene all’Inter, gli addetti ai lavori dovranno avere pazienza se all’inizio incontrerà qualche difficoltà. Sarà anche anarchico, ma lo è in senso positivo. Prende palla sulla trequarti o si abbassa sulla linea dei centrocampisti togliendo punti di riferimento: Banega sarà il fulcro della manovra”.
“Senza scordare Ansaldi ed Erkin – continua Bergomi – due elementi validi. L’ex Genoa è duttile, potrà tornare utile in diverse zone della difesa. Questa Inter può anche permettersi una cessione top. Faccio un esempio: se arrivasse un’offerta adeguata per Brozovic da «girare» poi nell’investimento Candreva, i nerazzurri si ritroverebbero in casa un’ala pura che porta assist e gol. Brozovic ha talento ed è in crescita, ma se il suo sacrificio servisse per diventare ancora più competitivi, andrebbe accettato. Credo che solo la cessione di Icardi costringerebbe a rivedere i piani. Ma a quel punto sarebbe la forza delle idee di Mancini a dover intervenire. Un’Inter senza Mauro e magari con Jovetic ed Eder davanti potrebbe intraprendere una nuova strada di calcio. Infine, vorrei sottolineare la profondità della panchina interista. Le alternative ci sono e sono valide in tutti i reparti. Lo ribadisco, oggi l’Inter vale un posto in Champions”.