Bergomi: “Ripeto, Eriksen non è adatto alla Serie A. Ha qualità, ma così l’allenatore è andato in difficoltà”
L'ex centrale dell'Inter sin dal primo minuto aveva evidenziato le sue perplessitàNon avrebbe voluto avere ragione nei suoi giudizi poco esaltanti intorno all’acquisto di Christian Eriksen, l’ex centrale dell’Inter Beppe Bergomi. Il tempo, però, sta confermando tutte le perplessità sia tecniche che tattiche che l’ex difensore nerazzurro aveva evidenziato all’arrivo del danese in Italia. Un calciatore con le sue qualità, che ama molto gli spazi aperti e abituato ad un calcio molto rapido come quello inglese, sta comprensibilmente facendo fatica in un campionato italiano che invece rappresenta uno stile ben lontano dall’immaginario della Premier League. Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, Bergomi ha ribadito il suo pensiero:
Ieri Eriksen ancora a segno con la Danimarca: come giudicare il suo primo anno scarso di Inter?
“Quanti hanno visto giocare la Danimarca, e che prestazione ha fatto? Quanti gol ha segnato, e con quanti rigori? Non vedendo le prestazioni non posso giudicare… Non voglio accanirmi, sono stato il primo a dire determinate cose e me ne hanno dette di tutti i colori, ma il punto è che il nostro calcio è molto diverso da quello inglese, ti lascia pochi spazi e vanno per la maggiore giocatori di gamba, di strappo, di inserimento. Lui secondo me non è adatto alla Serie A”.
L’investimento era utile davvero?
“Io non sono mai stato un estimatore di Eriksen: guardando il Tottenham avrei preso subito Kane o Son, mentre su altri avrei faticato di più. C’è stata un’opportunità di mercato che però ha finito per mettere in difficoltà l’allenatore. Un’opportunità che è venuta anche a costare nel complesso: Eriksen ha qualità anche importanti, dico che non è capitato in una situazione favorevole”.
L’Inter oggi ha più bisogno di Alonso, a sinistra, o di un Giroud, vice-Lukaku?
“Se Kolarov fa il centrale manca un altro esterno di piede mancino. Con Sanchez che ha problemi fisici, a questa squadra servono giocatori di gamba, e se devo prendere un attaccante vado a prenderlo veloce. Uno alla Gervinho, visto che quest’anno sembrano sfruttare di più le ripartenze. La linea difensiva non è molto veloce, e l’Inter dovrebbe rimanere più bassa… Comunque c’è tempo per sistemare le cose: dovessi scegliere, prenderei un attaccante veloce”.
Conte sapeva che cambiando modo di giocare sarebbero aumentare i gol subiti?
“Gliel’ho chiesto, se fosse vero che voleva vincere tutte le partite 4-3, visto che sono della vecchia scuola… Lui mi ha detto che gioca con due punte, due esterni molto offensivi, cerca di metter dentro anche un trequartista e a quel punto vuole dominare la partita. Per poterlo fare, però, ci vogliono qualità tecniche che secondo me oggi non ci sono, la squadra è più muscolare che altro. Non a caso l’Inter ha fatto più punti fuori casa, e i pareggi con Lazio e Atalanta, entrambi da situazione di vantaggio, erano da portare a casa”.
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