Da grande ex Capitano che con la fascia al braccio è entrato nella storia dell’Inter, Beppe Bergomi ha promosso a pieni voti l’atteggiamento dimostrato da Lautaro Martinez con l’ultimo rinnovo. L’ex difensore ha elogiato l’argentino per aver messo il club nerazzurro davanti a qualsiasi altro interesse, contrariamente a quando fatto da alcuni suoi ex compagni in passato.
Così lo Zio sulle pagine de La Gazzetta dello Sport: “Un segnale decisivo. Si era già creato un tam tam che non mi piaceva, quindi la decisione di Lautaro di rinnovare con l’Inter è fondamentale per lanciare il nuovo corso di Oaktree, ma pure per gasare tutto l’ambiente nerazzurro. Anche perché il Toro percepirà comunque un fior di stipendio, ma altrove avrebbe potuto prendere anche di più. E sappiamo quanti colleghi in passato sono stati guidati dalla fame di denaro”.
Bergomi è poi rimasto colpito dalla crescita mentale dell’ultima stagione: “Lautaro ha capito quanto l’amore di tifosi e compagni fosse un propellente unico. Sicuramente avrà avuto un peso anche il feeling suo e della moglie per Milano, ma la scelta è anche tecnica. Lui sa che con l’Inter può vincere ancora tanto, mentre l’Inter sa di poter contare su un capitano vero. Perché in passato, quando viveva un momento no in cui non segnava, lo si vedeva più nervoso, quasi intristito. Nella stagione appena conclusa invece, anche nei passaggi di difficoltà, aveva un atteggiamento completamente diverso. Si vede che ora sente questa leadership, che lotta sempre, lavora per la squadra, aiuta i compagni con grande personalità. Prendete l’ultimo derby, quando è scoppiata la rissa tra Dumfries e Theo è andato lì per dividere, non per fare casino“.
Anche nei momenti più difficili, Lautaro si è aggrappato alla responsabilità della fascia: “Mi piace molto, anche altri compagni hanno fatto una stagione strepitosa, ma quando a Sky ho dovuto stilare delle classifiche di merito ho sempre indicato lui. Per la qualità delle prestazioni, ma anche per come ha interpretato il ruolo di capitano. Avevo un allenatore al settore giovanile che diceva che fare il capitano non vuol dire scambiare il gagliardetto. Io non sono mai stato uno che parlava molto, ma ho sempre pensato di essere un esempio positivo. Che significa arrivare tra i primi agli allenamenti e andarsene tra gli ultimi, trasmettere il senso di appartenenza, far capire ai nuovi arrivati e agli stranieri cosa significava indossare questa maglia, assorbire il Dna nerazzurro. Non lo conosco abbastanza bene per sapere come si comporta all’interno dello spogliatoio, ma Lautaro in campo ha onorato la fascia sia con le prestazioni sia con i gesti”.
Infine, Bergomi ha voluto evidenziare anche il rinnovo in arrivo di Barella: “Altro ragazzo che è cresciuto molto pure nell’atteggiamento. Un tempo lo vedevi lamentarsi, allargare le braccia verso i compagni. Ora invece è più sereno e la sua grandezza è dimostrata anche dalla capacità di sacrificarsi in fase difensiva, cosa che gli è costata qualche gol in meno, per garantire gli equilibri di una squadra che, facendo pochi “uno contro uno”, deve portare tanti uomini oltre la linea della palla. Esponendosi così al rischio delle ripartenze avversarie. Come successo spesso nel 2022-23. Anche lui è fondamentale per questa squadra”.
I retroscena del giornalista
Le parole del difensore nerazzurro al termine di Cagliari-Inter
Post-partita Cagliari-Inter 0-3, 28 dicembre 2024. Gol Bastoni, gol Lautaro Martinez, gol Calhanoglu (rig.). https://youtu.be/6VHGdWR7Dr8
Le parole del tecnico nerazzurro nel post-partita
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