Dopo il sorpasso della Juventus per Bremer, l’Inter ha scelto di bloccare la partenza di Skriniar. Vero che il Psg negli ultimi giorni si era già defilato per il centrale slovacco, ma adesso il club nerazzurro lo lascerebbe andare solamente per un’offerta molto alta ed irrinunciabile. Della permanenza dell’ex Sampdoria dopo l’affare saltato per il brasiliano, ha parlato Beppe Bergomi nell’intervista concessa questa mattina sulle pagine de La Gazzetta dello Sport.
Allora Bergomi, i tifosi interisti dovrebbero strapparsi i capelli per aver perso Bremer?
“Nessun rimpianto. Da due anni i dirigenti interisti fanno miracoli senza risorse, era impossibile competere con cifre come quelle pagate dalla Juventus. Poi, passando al dato tecnico, per me Bremer non era un vero sostituto di Skriniar: per giocare sul centro-destra in difesa avrebbe dovuto adattarsi un po’, imparare il ruolo, proprio come ha fatto lo stesso Milan. Al contrario, sarebbe stato un colpo sensazionale se fosse arrivato per fare il centrale, tenendo Skriniar accanto a lui. Questa eventualità, però, penso non ci sia mai stata…”.
Quanto è importante ora mantenere Skriniar?
“Beh, se l’Inter può tenere lui senza vendere gli altri big… è il massimo . Io Skriniar non lo avrei mai messo in vendita per ciò che rappresenta, per l’appartenenza e l’esempio. Perché ha l’Inter tatuata sul cuore, e si vede. Chiunque arriverà in squadra, imparerà da lui i valori del club: è questo che fa la differenza. E poi è diventato un difensore di livello altissimo, ha imparato un nuovo ruolo. Ma, se servisse, saprebbe subito piazzarsi a 4 senza perdere efficacia”.
E se poi arrivasse l’offerta irrinunciabile, lei con chi sostituirebbe lo slovacco?
“Nomi come Demiral e Akanji mi piacciono, sono fisicamente dotati, ma forse meno adatti di altri per giocare sul centro-destra. Milenkovic è, invece, più abituato al ruolo. In generale, però, l’Inter ha bisogno di un difensore veloce, soprattutto se nel 3-5-2 andasse in difficoltà sugli esterni: l’attacco di Inzaghi è migliorato, ma uno come Perisic non c’è più…”.
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