Beppe Bergomi, ex capitano dell’Inter, è intervenuto negli studi di Sky Sport per fare il punto sulla stagione nerazzurra e degli uomini di Conte, a partire da Nicolò Barella: “Parliamo di un centrocampista veramente europeo, è cresciuto tantissimo grazie a Conte soprattutto nella fase difensiva, ora infatti si sa trattenere, mentre Mancini l’ha migliorato nella fase offensiva. I due hanno fatto un lavoro straordinario con lui”.
La miglior arma dell’Inter di Conte è la difesa: “Conte ha provato a giocare un calcio diverso con un trequartista in mezzo e giocando molto alto, la sua Inter prendeva però tanti gol nonostante una difensa ben strutturata con Skriniar, De Vrij e Bastoni che sono molto forti. Ma loro tre se li porti a campo aperto perdono qualcosa perché la velocità non è il loro forte. Con il Sassuolo Conte ha ricominciato a difendere basso e la squadra si è ritrovata ed è diventata fortissima. Se difendi bene attacchi meglio e l’Inter lo sa fare molto bene”.
Il flop in Europa: “L’’Inter di oggi vale un quarto di finale, non è più quella di allora con Vidal che commetteva errori, Barella che con il Real non temporeggia e commette fallo da rigore. Tutta la squadra in quel periodo commetteva qualche errore. Adesso non li commette più, la squadra è pronta per l’Europa”.
Cosa è cambiato: “L’Inter sulla parte destra ha la vera forza, a sinistra dove ha una fisicità meno importante, con Perisic più di Young e poi Eriksen mi piace molto per come interpreta il ruolo nella fase difensiva. Occupa una posizione, la difende bene e spesso lo trovi in area ad aiutare i compagni. Questo in un’Inter non spettacolare ma solida è importante ed è quello che necessitava. Poi la sua giocata di prima, il passaggio smarcante è importante e credo che prima o poi troverà anche assist e gol ma già il suo lavoro di adesso è sufficiente”.
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