18 Febbraio 2019

Bergomi: “Se Icardi aspetta le scuse dell’Inter, vuol dire che non si è capito nulla. Essere capitano…”

L'attaccante argentino per ora non fa retromarcia anche se ieri si è recato a San Siro per sostenere la squadra

Ospite negli studi Sky durante Sky Calcio Club, Beppe Bergomi, ex capitano nerazzurro, è tornato a parlare del caso della settimana che ha per protagonista Mauro Icardi: “Se il mio procuratore avesse detto una cosa del genere come ha fatto Wanda Nara riferita ai miei compagni di squadra, io lo avrei salutato il giorno dopo, perché poi la faccia ce la devo mettere io in quello spogliatoio”.

Le colpe di Mauro:Abbiamo sempre sottolineato che sotto l’aspetto dell’impegno e della professionalità si è sempre comportato bene, ma forse non è stato abbastanza. Io ribadisco le parole di Marotta, cioé che Icardi è come un figlio. Quando poi tu entri in uno spogliatoio e chiedi scusa, io non porto più rancore e vado avanti. L’unica cosa che mi dispiace che ho letto oggi e mi sembra paradossale è che lui si aspetta le scuse dall’Inter. Se così fosse allora vuol dire che non si è capito nulla”.

Il peso della fascia:Fare il capitano nell’Inter vuol dire che devi essere un esempio positivo per tutti, che ci devi sempre mettere la faccia. Essere un esempio può essere fatto in mille maniere. Io mi sono sempre considerato un leader in una squadra in cui anche Matthaus, Brehme, Ferri, Zenga erano dei leader e io ero in quel gruppo. Ero silenzioso e attraverso gli esempi provavo a far capire ai giovani o agli stranieri che arrivavano cosa voleva dire il senso di appartenenza, indossare quella maglia, che ha dei valori importanti che sono diversi dalle altre”.

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