Bergomi: “Spalletti potrà cambiare a gara in corso. Martinez? E’ un attaccante moderno”
L'ex bandiera nerazzurra analizza la rosa nerazzurra e le possibili interpretazioniDopo i vari test amichevoli giocati dall’Inter, iniziano a giungere le prime analisi sulla rosa e sulle possibilità per la stagione. Una di queste giunge da Beppe Bergomi, per la Gazzetta dello Sport. Innanzitutto l’ex bandiera nerazzurra si sofferma sul modulo e sui possibili risvolti tattici: “Il 4-2-3-1 resta la base, quell’impronta forte in cui riconoscersi, ma ora il tecnico può cambiare in corsa, durante le partite, passando alla difesa a tre o sfruttando giocatori dalla grande duttilità come Asamoah o Candreva”. Ribadendo che comunque la rosa a disposizione di Mister Spalletti non sia ancora completa, sia per gli innesti che devono arrivare dal mercato, sia per i reduci dal mondiale. Non appena completata l’allenatore nerazzurro avrà a disposizione una bella serie di schemi e di interpreti, peculiarità che l’anno precedente è invece mancata.
L’ex difensore nerazzurro si sofferma inoltre sui membri della squadra, considerando sia i nuovi che l’alchimia che può crescere con i compagni. Innanzitutto commenta molto positivamente dal nuovo numero 10: “Le prime amichevoli hanno messo in vetrina Lautaro Martinez. Si è visto un attaccante moderno, forte fisicamente, bravo a staccarsi tra le linee e utile anche nel pressing”. Inoltre la presenza del Toro argentino può essere d’ispirazione anche per il connazionale Icardi. Evidenziando infatti l’intesa nata tra i due, si sofferma sull’eventualità che finalmente il capitano nerazzurro possa concludere la sua evoluzione, e diventare finalmente un attaccante a tutto tondo.
L’ex campione del mondo giustifica inoltre il reparto arretrato, dopo le prestazioni non certo ai livelli che ci si aspettava: “non sarei preoccupato per qualche gol di troppo preso in amichevole. Manca ancora Miranda, De Vrij è appena arrivato e ci vuole un po’ di tempo per assestarsi.” Ribadisce inoltre le alternative a disposizione. Come ad esempio Dalbert, con la sua definitiva esplosione, o il nuovo arrivato Asamoah, che grazie alla sua duttilità può essere utilizzato anche a centrocampo. Quindi un’Inter che può sorprendere durante questa stagione: “Tante opzioni, un’identità perché a differenza dello scorso anno Luciano Spalletti può camuffarla a seconda delle esigenze“.
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