Nicola Berti, ex centrocampista dell’Inter, si è concesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per parlare del finale di stagione della squadra di Conte e della volata scudetto.
La partita più difficile: “La prima , quella di Bologna. E lo dico non soltanto perché è la prossima e arriva dopo una lunga sosta. Mihajlovic ha il dente avvelenato con l’Inter e i suoi giocatori venderanno cara la pelle”.
L’arma decisiva: “Lautaro. Scontato sarebbe stato dire Barella e Lukaku, che ormai sono delle garanzie per rendimento e leadership. Ma il Toro contro il Torino ha segnato un gol che non verrà dimenticato. Per la bellezza del gesto, ad anticipare il difensore per poi metterla nell’angolino, ma anche per l’importanza di quella rete, per lui e per la squadra in generale. Altrimenti quella partita sarebbe finita 1-1 e oggi faremmo decisamente altri discorsi”.
Il primo passo: “Se l’Inter saprà vincere le tre partite che l’attendono in una settimana alla ripresa, ovvero quelle con Bologna, Sassuolo e Cagliari, lo scudetto sarà una certezza. Così, per tenere alta l’asticella”.
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