21 Agosto 2018

Biasin: “Inter, malissimo l’inizio. Spalletti superato da De Zerbi. Giocatori storditi dalle chiacchiere”

Il commento di Fabrizio Biasin sulla sconfitta dell'Inter contro il Sassuolo
biasin inter

La sconfitta dell’Inter all’esordio contro il Sassuolo è destinata a far parlare di sé ancora per qualche tempo, almeno fino a che non si risontrerà una reazione da parte dei nerazzurri, possibilmente a partire già dalla prossima partita contro il Torino. Ne ha parlato, tra gli altri, anche Fabrizio Biasin, giornalista di Libero, che attraverso un editoriale pubblicato su TuttoMercatoWeb.com ha attraversato tutti i temi della gara del Mapei Stadium: “Ci sono due modi per iniziare una stagione, bene o male. L’Inter ha scelto la terza: malissimo – scrive Biasin – A Reggio Emilia tutti hanno sbagliato tutto (tranne Nainggolan, pescato a prendere ‘il numero di targa’ di una signorina sugli spalti al Mapei) e, sia chiaro, siamo mica qui a sputar sentenze ché, altrimenti, dovremmo esserci noi al posto di quelli che guadagnano i milioni, ma qualcosina va pur detta. Ha sbagliato il tecnico, superato sotto tutti i punti di vista dal suo avversario, l’ottimo De Zerbi (oh, capita anche ai migliori). Hanno sbagliato i difensori, gli esterni, i centrocampisti e gli attaccanti, scesi in campo storditi da mesi di chiacchiere (‘siete voi l’anti-Juve!’) e a ben guardare un filo di rimbambiti (che poi, diciamolo, siamo noi che li abbiamo lusingati: mai fidarsi degli ‘esperti’). Ha sbagliato la squadra in generale, insomma, apparsa molle come un fico dimenticato al sole oltre che sfiatata e curiosamente senza carattere (cosa mai capitata da febbraio in avanti). E’ mancata la condizione non ci sono state idee, la capacità di reazione e, se vogliamo anche il campo (impresentabile) e l’arbitro (anch’egli parecchio fuori condizione) ci hanno messo del loro”.

La parte sull’Inter del pezzo di Biasin poi continua: “Tutto questo minestrone indigeribile, somministrato a chi si aspettava ben altro esordio (i tifosi) non deve però far perdere il senso della misura. Dal triplice fischio di Sassuolo-Inter 1-0 (ma anche durante la partita) è partito il processo esattamente opposto a quello di beatificazione che per due mesi ci aveva portato a parlar bene di tutti: giocatori, dirigenti e proprietà. Sono bastati 90 minuti (orrendi, per carità!) a trasformare totalmente i giudizi e, allora, ‘la società ha sbagliato il mercato’, ‘Spalletti non andava rinnovato’, ‘i giocatori sono mediocri’, ‘Nainggolan è una fregatura rifilata dalla Roma’, ‘andavano presi quelli che non sono stati presi e venduti quelli che non sono stati venduti’, ‘non possono non portare a Milano Modric, l’avevano promesso’ (?), fino al grande classico: ‘I cinesi se ne fottono’. Questa incapacità di misurare i giudizi è assolutamente normale fino a quando si parla di sostenitori, ma da qualche tempo è diventata tipica anche di gran parte dei media, a caccia di clic ‘facili’ e, quindi, decisi a offrire ‘petali di rosa’ se percepiscono che il popolo reclama i petali di rosa, oppure ‘sangue’ se percepiscono che il popolo reclama il sangue. Un modo di fare francamente stucchevole al quale, per fortuna (o purtroppo), ci stiamo piano piano abituando. L’Inter ha steccato la prima, le sue avversarie no, incazzarsi è doveroso, pretendere anche. ‘Esagerare’, invece, è solo il modo migliore per dare spago a quelli che da sempre (e per sempre) dicono (e diranno) ‘ma dove vogliamo andare!’. La passata stagione lo hanno fatto per 37 giornate e mezzo, salvo poi gridare ‘Vecinoooooo!’ e partecipare alla festa. Niente panico signori, le sentenze d’agosto sono un ossimoro ad uso e consumo esclusivo di chi sguazza nella confusione”.

LEGGI ANCHE – INTER, CONFRONTO AD APPIANO: LE ULTIME DALLO SPOGLIATOIO

Tutte le news sull’Inter in tempo reale: iscriviti al canale Telegram di PassioneInter.com

MOURINHO AI GIORNALISTI: “CON VOI NON PARLO DELLA PARTITA”