A due giorni da Bologna-Inter, in programma sabato 9 marzo (ore 18:00) e valida per la 28a giornata di Serie A, il tecnico dei felsinei Thiago Motta si presenta in conferenza stampa per presentare la partita. Questi i principali temi toccati:
INTER – “Si trova lì meritatamente. È l’ultima finalista di Champions League, la grande favorita per lo scudetto, nel girone di ritorno ha vinto sempre. Detto questo, noi andremo in campo con l’ambizione di mostrare il nostro gioco e rispettando il nostro avversario“.
LE DUE PARTITE CON L’INTER – “Il fatto di essere gli unici insieme al Sassuolo a non averli battuti in Italia fa capire il valore della nostra avversaria. Massimo impegno e concentrazione, dovremo fare il nostro gioco e portare la partita dove conviene a noi e non a loro. Dobbiamo tenere i piedi per terra e avere grande rispetto per questa Inter“.
INZAGHI – “L’Inter arriva da tanto tempo con un allenatore che sa cosa vuole e che ammiro tantissimo. Da fuori si vede un allenatore che ha le sue idee, va per la sua strada, è convinto di quello che fa e che vuole, trasmettendolo alla squadra E non da oggi“.
PUNTI DEBOLI INTER – “Tutte le squadre hanno punti deboli, sia noi che loro. Nessuna squadra è perfetta. È molto difficile trovare una squadra che non ha punti deboli, ma una squadra di questo livello ne ha ovviamente di meno. Noi dovremo sfruttarli con le nostre possibilità e la nostra forza, contro la grande favorita per vincere questo campionato“.
LA PARTITA DI SABATO – “Sarà una partita più aperta rispetto a quella di Coppa Italia, perché nelle coppe è sempre come una finale: chi vince va avanti, chi perde viene eliminato. Per forza di cose in quei casi c’è più attenzione sui rischi da prendere e sulle situazioni da gestire in maniera diversa. In campionato entrambe le squadre punteranno ai tre punti e si apriranno un po’ di più. L’Inter ha in questo momento grande facilità nel fare gol e penso sarà una partita aperta, ma anche se non dovesse esserlo siamo pronti ad affrontare qualsiasi partita contro di loro“.
I PRIMI TEMPI DELL’INTER – “Un qualcosa di impressionante, mi ricordo la partita di campionato quando dopo 15 minuti eravamo sotto 2-0 e sembrava impossibile tornare in partita. Il calcio però è fatto così, abbiamo avuto un rigore, continuato a giocare, arrivando al pareggio e giocandocela fino alla fine. Dovremo stare concentrati sempre, se ti distrai un attimo loro cambiano ritmo, vanno avanti con tanti uomini e forza: sono fisici e tecnici“.
L’IMPEGNO IN CHAMPIONS DELL’INTER – “Chi gioca in una grande squadra come l’Inter ha una certa mentalità, ovvero quella di saper affrontare così tante partite in tanto tempo“.
ARNAUTOVIC – “Penso che tutti abbiamo guadagnato dal suo addio. Lui voleva andare all’Inter, ha fatto una scelta che rispetto tantissimo, perché per lui era una scelta giusta. Oggi gioca nella grande favorita per vincere lo scudetto, gioca la Champions e magari può vincerla: è quello che voleva Marko. Noi siamo contenti perché abbiamo continuato a lavorare per la nostra strada, oggi abbiamo altri giocatori che hanno dovuto prendersi più responsabilità. Stiamo bene anche noi“.
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