Era una partita importante da affrontare, quella contro il Bologna, per l’Inter di Antonio Conte dopo ben 20 giorni di stop forzato dall’ultima partita giocata in Serie A. Era una partita importante e l’Inter grazie a Romelu Lukaku è riuscita a portare a casa i tre punti, portandosi così a +8 dai rivali del Milan secondo in classifica. Ai microfoni di Sky Sport l’allenatore nerazzurro Conte ha parlato così: “L’abbraccio con Oriali? Con Lele ho un rapporto forte. Quando ero CT dell’Italia abbiamo iniziato a lavorare insieme…Abbraccio per qualcosa di importante? E’ normale che passo dopo passo ci si avvicina alla fine. Vincere sul campo di Bologna contro una squadra che ti fa giocare non tranquilla e non serena è stato un passo in avanti. Merito nostro. Loro sono un’ottima squadra con un allenatore molto bravo, non era semplice”.
“La nostra giornata è stata lunghissima, iniziata alle 12.30 con il Milan, poi passando per il Sassuolo. Ero in albergo ed è normale che le abbia seguite. La Juventus non l’ho vista perché ero in fase di preparazione per questa gara. Bravi i ragazzi perché dopo le nazionali non è mai facile ma loro ci hanno messo lo spirito giusto. E’ una vittoria questa che va suggellata con la vittoria di mercoledì“.
LOTTA SCUDETTO – “L’abbraccio con Oriali non è un abbraccio scudetto. Quello dovremo conquistarlo sul campo. Bisogna arrivare primi ed aspettare il campo. Noi abbiamo dieci gare da giocare e la strada è lunga. Ci sono 27 o 30 punti da assegnare e sappiamo che la Serie A è difficile. Ogni partita dobbiamo cercare di vincerla. E’ normale che ci si avvicina alla fine e tu intravedi qualcosa, noi oggi lo vediamo più vicino e qualcuno più lontano. Però tutti vediamo l’obiettivo. Sta a noi a dimostrare di meritare il primo posto alla fine. Dovremo essere bravi“.
VITTORIE TRA DIFFICOLTA‘ – “Sono stato chiamato qui per cambiare la storia degli ultimi anni. Quindi l’obiettivo era di vincere o costruire qualcosa di credibile in tre anni. Qualcosa di cui andare orgogliosi. Qualcosa è cambiato dall’inizio del percorso, ma siamo stati bravi e dovremo continuare ad esserlo. Dobbiamo incidere su quello su cui noi possiamo davvero incidere. Ciò che riguarda extra campo ci interessa come è normale che sia, ma noi siamo concentrati sul campo“.
SPIRITO DI SQUADRA – “Non è merito mio. E’ merito dei calciatori. Prendiamo d’esempio Ranocchia: non ha giocato tanto, ma quando ha giocato si è sempre fatto trovare pronto. Merito suo, dell’impegno che ci mette anche in allenamento, ed anche dello staff. Qui tutti si preparano per poter giocare e la condizione fisica adesso è buonissima. Questo permette a giocatori come Andrea di avere la mia fiducia, anche se de Vrij è il titolare. Se non avessi avuto fiducia in Andrea, avrebbe giocato Stefan. Tutti sanno che io ho fiducia in loro. Così come Young che ha giocato al posto di Perisic. Qui si è creato qualcosa di bello tra me, staff e calciatori. Loro sanno che io sono una parola coerente, non guardo il nome, sanno che c’è una scelta fatta per fare il bene dell’Inter. Si è creato un grande rispetto. Noi diamo tutto per l’Inter e si è creata questa simbiosi. Sarebbe davvero bello in un’annata così difficile coronare qualcosa di così importante e regalare una soddisfazione ai tifosi. Lo scorso anno ci siamo andati vicini. Questo anno…siamo più pronti”.
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