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Bologna-Inter, dal recupero alla squalifica di Calhanoglu: cosa succederà

Immagini surreali quelle a cui abbiamo assistito oggi al Dall’Ara. Abbiamo visto i giocatori nerazzurri in campo, per il riscaldamento, per una partita che però non si sarebbe giocata. La redazione di PassioneInter ha voluto rispondere alle domande frequenti che ci stiamo facendo tutti in queste turbolente ore. Dalla data del possibile recupero alla squalifica di Calhanoglu fino al nuovo protocollo: ecco cosa serve sapere per avere più chiarezza dopo Bologna-Inter.

Simone Inzaghi (@Getty Images)

Il giudice sportivo decreterà lo 0-3?

La partita non è stata rinviata. I nerazzurri si sono presentati in campo come di consueto, mentre i giocatori del Bologna non hanno potuto vista la quarantena a cui erano soggetti. Per questo motivo, con ogni probabilità, il Giudice Sportivo decreterà il 3-0 a tavolino a favore dell’Inter.

Il Bologna farà ricorso? Quanta probabilità ha di vincerlo?

Come successo nella scorsa stagione, la squadra soggetta a quarantena presenterà molto probabilmente il ricorso al 3-0 a tavolino. Ricorso che, con ogni probabilità, vincerà e si andrà quindi al rinvio del match con conseguente recupero nelle prossime settimane.

Quando si potrebbe recuperare la partita?

Una prima data emersa per il possibile recupero è quella tra il 22 e 23 febbraio. Potrebbe essere recuperata anche più avanti, in caso di eliminazione (che tutti noi non ci auguriamo) dalla Champions League.

Hakan Calhanoglu (@Getty Images)

Quando sconterà la squalifica Calhanoglu?

Qui il caso è delicato. Se il Giudice Sportivo aprirà il ricorso del Bologna prima di Inter-Lazio e deciderà per il rinvio, Calhanoglu sconterà la squalifica nella partita contro i biancocelesti.

Se invece il giudice deciderà il rinvio di Inter-Bologna dopo la partita contro la Lazio, Calhangolu sconterà la squalifica nella prima partita possibile (in caso, anche il match di Supercoppa Italiana contro la Juventus)

Cosa prevede il nuovo protocollo?

C’è una sola aggiunta nel nuovo protocollo: i club con giocatori positivi o in quarantena che hanno almeno 13 giocatori professionisti negativi al Covid (e quindi valgono anche i giocatori infortunati, ndr), di cui almeno un portiere, e maggiorenni dovranno giocare le partite.

In tutti gli altri casi chi non gioca subirà lo 0-3 a tavolino con un punto di penalizzazione.

Cosa cambierà rispetto a prima?

Nulla o poco rispetto a prima. Il nuovo protocollo si limita a fissare il numero minimo di 13 giocatori negativi a squadra per giocare una partita. La linea è comunque dura ed è quella del: si devono giocare le partite.

Come verrà regolamentata l’attività delle ASL d’ora in poi?

Il nuovo protocollo non pone rimedio alla questione dei provvedimenti delle ASL locali. La disciplina rimarrà quindi uguale a quella sinora adottata (con conseguenti polemiche e caos).

L’intenzione ora è quella di uniformare il modus operandi delle varie Autorità sanitarie locali, come confermato dal Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali: “Ci sarà una cabina di regia permanente sui campionati, l’obiettivo è quello di uniformare le decisioni delle ASL”.

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Alessio Murgida

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