Bonolis: “Con Conte sarei felice, ma la Juve rimane lontana. Perisic e Icardi via. L’errore di Firenze? Un scelta maligna…”
Le parole del noto tifoso nerazzurro sulle colonne di TuttosportTra le pagine di Tuttosport di quest’oggi, è presente anche una lunga intervista a Paolo Bonolis, conduttore televisivo e storico tifoso nerazzurro. Tra i temi trattati il mercato estivo e il possibile cambio di panchina.
Su Conte possibile nuovo allenatore – “Ritengo che Spalletti meriterebbe di proseguire, qualora dovesse arrivare Conte sarei felice. Tutti hanno un pregresso. È come se mi lamentassi se mia moglie ha avuto dei fidanzati prima di me. Certo, l’importante è che tra questi non ci sia stato Rocco Siffredi… Conte scorciatoia per la vittoria? Sarà comunque difficile che in un breve periodo possa trasformare questa squadra in vincente. La Juve è diventata così forte che si tratta ormai di gestirla semplicemente con accuratezza. È vero che Suning fattura decine di miliardi ogni anno e che se volesse potrebbe investire molto. I cinesi però sono oculati. Conte o non Conte, la Juve la vedo ancora lontana”.
Su Perisic e Icardi – “Li cederei entrambi, hanno esaurito il loro tempo. Perisic non lo ha nemmeno nascosto. È un giocatore particolare che bisogna saper apprezzare. Lo ammetto, io a volte faccio fatica. Con Icardi è palese che si è creato un problema. Sostituti? Di giocatori è pieno il mondo: Lukaku, Dzeko, Zapata, calciatori non mancano. Bisogna capire se sono acquistabili o meno. Oltre a loro, però, affiancherei un regista a Brozovic”.
Un nome su tutti – “L’Inter sta lavorando per Rakitic, bene. Io, però, punterei anche su qualche elemento italiano da mettere in rosa. A me piace molto Sensi. Calciatore duttile che con il pallone sa fare tutto. È molto bravo anche Tielemans. Quando giochi su tre fronti devi avere almeno una ventina di calciatori di livello”.
Champions League – “Da qualche parte entrerà. Non inizi anche lei a gufare…Tra l’altro non ci fosse stato l’arbitro Abisso, già festeggeremmo la qualificazione alla Champions. Quello di Firenze non è stato un errore. È stata una scelta maligna. L’errore è comprensibile, può capitare. Ma quello no. È l’unico che è riuscito a vedere un fallo di mano dove non c’era”