Bonolis: “Nessuna ansia, Lazio-Inter è un altro match point. Mio figlio juventino? Sarebbe in ospedale”
Il conduttore televisivo è stato intervistato per parlare delle sue sensazioni in vista della partita di domenica seraPaolo Bonolis, conduttore televisivo che non ha mai nascosto la sua fede nerazzurra, è stato intervistato da Radio Incontro Olympia, per anticipare la sfida di domenica sera tra Lazio e Inter. A Bonolis è stato chiesto se sia in ansia in vista della partita: “L’ansia è un’emozione legata a quando sei più giovane. Resto in attesa di una partita che arriva grazie al pareggio della Lazio a Crotone dopo la nostra pessima prestazione contro il Sassuolo. Si è creato un altro match-point molto difficile, ma comunque da vivere. Come sempre ci sarà qualcuno che godrà e qualcuno no. Sarò allo stadio con mio figlio, anche lui interista”.
Al conduttore interista viene chiesto cosa avrebbe fatto se suo figlio fosse stato juventino: “Lo avrei portato al Bambin Gesù nei reparti dove si curano certe malattie“. Poi tornando al match: “Ovviamente avrei preferito giocarla in casa avendo due risultati su tre. A Roma si dice il contrario? È scaramanzia. Si mettono le mani avanti per non cascare indietro, il tifoso è bello perché pittoresco”.
Infine, a Bonolis viene anche chiesto un giudizio su un singolo, Antonio Candreva, ex di questa gara: “Su lui tutto si può dire tranne che non dia l’anima in campo. Nonostante l’età, per la quale non riesce più a fare tutta la fascia, è comunque di grande sostegno per i compagni. Ci sono stagioni in cui ti entra l’80% di quello che produci e altre no. Se l’impegno e i risultati vanno a braccetto si loda un calciatore, in caso contrario secondo me si deve vedere il bicchiere mezzo pieno”.
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