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Bonolis: “Perché abbiamo preso Vidal? Ora è un giocatore normale. Su Conte e Spalletti…”

Paolo Bonolis, conduttore televisivo e noto tifoso nerazzurro, si è concesso ai microfoni di RomaTube.it in vista del match in programma domenica a pranzo tra Roma e Inter.

Ecco le sue parole: “Mi aspetto una bella partita. L’Inter ora gioca bene, la Roma pure gioca splendidamente bene. Mi aspetto un grande incontro, poi sarà quel che sarà”.

Conte e l’obbligo scudetto:E’ doveroso che lo sia, nel senso che società importanti come Milan, Juve, Inter, Roma, Napoli, sono squadre che hanno il dovere di lottare per questo. Poi sono in tante, non è detto che ci riescano tutti assieme, ci riesce una. Quindi è un dovere loro. Penso che Conte abbia una spiccata attitudine al comando e alla quadratura della squadra, con delle fisse che sono difficili da togliere. Io per esempio non ho ancora capito perché abbiamo preso un centrocampista come Vidal, che tra l’altro faceva scopa con Nainggolan. Parliamo di giocatori che hanno fatto leva nella loro carriera su una fisicità, di corsa, di potenza che ad una certa età non c’è più e, tolta quella prerogativa, sono due giocatori normalissimi, che ragionano come se avessero ancora quelle prerogative fisiche quindi vanno fuori tempo sbagliando quello che devono fare perché non ce la fanno. E questo credo sia un errore di mercato non indifferente”.

L’avversario da temere: “Sicuramente Mkhitaryan, anche se mi piacciono anche altri giocatori pure: Smalling, Veretout e Spinazzola”.

Lo scambio tra Nainggolan e Zaniolo:Lo vidi con una certa preoccupazione proprio per le stesse motivazioni che dicevo prima su Vidal: sono giocatori che ad un certo punto non sono più in grado di dare quello che avevano costruito sino a quel momento in carriera per una ragione prettamente biologica, ad un certo punto non ce la fai più. Come l’esterno di fascia: dopo i 32 anni non ce la fai più, con tutto che ci si metta d’impegno. Zaniolo era giovane, fresco e potete all’ora e lo è ancora e mi auguro che torni il prima possibile, mentre Nainggolan non lo era più. Mi è sembrato uno scambio tra figurine: c’ho er nome grosso e me lo prendo io e a te do la figurina piccola. Fu uno scambio che non vidi bene”.

Su Spalletti:Persona formidabile con noi. Nel calcio ci sta che due strade non convergano più. Attualmente credo sia ancora a stipendio dell’Inter. Mi auguro che trovi presto una squadra: un po’ per le nostre economie, un po’ per la sua gioia. Rapporto con Totti? Non ne ho idea. Non ho mai seguito le vicende a Trigoria. Francesco è una persona cara con la quale parlo spesso ed avrà avuto le sue buone ragioni. Nel mondo del calcio quello che esce sono una parte infinitesimale rispetto a ciò che è realmente accaduto. Ricordo anche in casa nostra la storia di Mauro Icardi: ti pare che una società così attenta alle economie come l’Inter cinese lasci deteriorare un patrimonio così importante a fronte di una cavolata? Deve essere successo qualche altra cosa”.

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Raffaele Caruso

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