Borja Valero: “Ho capito subito cosa significa l’Inter e come viene vissuta dai tifosi. I compagni di squadra? Vi racconto qualche aneddoto”
Il centrocampista spagnolo ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Inter TvIntervistato ai microfoni di Inter Tv, Borja Valero ha avuto modo di parlare di moli argomenti. A partire dagli idoli calcistici dell’infanzia, fino ad arrivare a ai migliori ricordi della propria carriera da calciatore e dal legame creatosi con l’Inter al momento del suo arrivo. Vi riportiamo l’intervista completa:
Cos’è il calcio per te?
“Divertimento. Questo sport per me vuol dire giocare per strada, quando da ragazzo mi ispiravo ai miei eroi, e fare quello che mi è sempre piaciuto fare”.
Quali sono gli “eroi” calcistici della tua adolescenza?
“Soprattutto quelli che giocavano nel Real Madrid, perché ero tifoso dei blancos come mio padre”.
Qual è il tuo rapporto con l’Inter?
“Un bel legame. Ho visto subito cosa significa l’Inter per la gente e come viene vissuta questa realtà dai tifosi”.
Quanto è importante fare gruppo in spogliatoio?
“Fondamentale. Nel caso contrario ciascuno si fa gli affari propri e in campo la squadra ne risente”.
Con quali compagni hai legato maggiormente?
“Ho buoni rapporti con tutti, forse un po’ di più con quelli che masticano lo spagnolo. Penso poi ai più anziani come me, come Berni, Ranocchia e Padelli: mi fanno troppo ridere. Ma stiamo sempre tutti insieme”.
Serie A, Liga e Premier League: quali sono le differenze tra questi tre tornei?
“Sono i campionati più importanti in Europa, a mio modo di vedere. In Spagna la tattica si lascia un po’ più indietro e si dà importanza alla tecnica, in Italia si lavora molto sull’aspetto tecnico-tattico e in Inghilterra il calcio è molto fisico”.
Quali caratteristiche deve avere un centrocampista nel calcio di oggi?
“Nel calcio moderno è cambiato molto: prima dovevi avere soltanto la qualità, adesso devi anche correre e pressare per avere posto in una squadra di alto livello”.
Il ricordo più bello da quando sei calciatore?
“Quando sono stato applaudito dalla squadra avversaria. Accadde al San Mames di Bilbao, fu un’emozione incredibile: porterò quei ricordi sempre con me”.
La Top 5 dei giocatori con caratteristiche simili alle tue?
“Penso a Xavi per la sua intelligenza dimostrata sia in campo che fuori, Iniesta perché è un giocatore unico, Silva visto che sta rendendo benissimo col City e con la Spagna. Poi mi saltano in mente Matthaus, uno dei più intelligenti della storia del calcio, e Redondo: era uno dei giocatori che mi piaceva di più”.
Sei appassionato anche di altri sport?
“Seguo da sempre l’NBA. Ultimamente mi sto appassionando all’NFL e al football americano. Mi piace praticare anche tennis e golf”.
Raccontaci qualche aneddoto sui tuoi compagni di squadra.
“Brozovic è una fantastica persona, però si arrabbia sempre quando in allenamento perde le partitelle. A Berni piace molto la musica rock; Keita è abbastanza vanitoso, gli piace fare tanti selfie e postare continuamente su Instagram”.
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