Liam Brady è stato un giocatore elegante ed essenziale, ordinato e mai sopra le righe. L’irlandese, nonostante sapesse già il proprio destino, con la Juve obbligata a cederlo per acquistare Platini, ebbe la freddezza di siglare il rigore decisivo per regalare lo scudetto ai bianconeri. Icona del calcio anni ’80, vestì anche la maglia nerazzurra, senza però purtroppo riuscire a lasciare un segno indelebile.
Brady ha parlato di Serie a e di Inter ai microfoni di Radio Uno Rai: “Alla Sampdoria giocai piuttosto bene e mi cercarono 4-5 top club europei. Quando si fece avanti l’Inter però decisi di rimanere in Italia, anche perché i nerazzurri avevano tanti campioni. C’erano giovani futuri fenomeni come Walter Zenga e Beppe Bergomi, oltre a calciatori affermati come ‘Spillo’ Altobelli e Karl-Heinz Rummenigge. Peccato per quello scudetto buttato nell’85, avremmo potuto vincere e invece la spuntò l’Hellas Verona. Ma ricorderò sempre con affetto la mia parentesi in Italia e in nerazzurro”.
L’irlandese ha poi proseguito: “La Lazio mi ha sorpreso molto in questa stagione, nessuno si aspettava spuntasse così dalle retrovie per giocarsi lo scudetto. Devo essere sincero, sarebbe bello se dopo tanti anni riuscisse a portare a casa il campionato una società differente dalla Juventus. Anche se, con i campioni che ha in rosa, credo che finiranno comunque per spuntarla i bianconeri. Ma mai dire mai”.
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