Branca: “Spalletti? Non conosco le dinamiche interne. Bisogna capire da cosa dipende il calo di concentrazione”
Le parole dell'ex dirigente dell'Inter sui temi caldi in casa nerazzurraMarco Branca, ex dirigente dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di RMC Sport nel corso del programma Maracanà, soffermandosi sui temi caldi in casa nerazzurra. Ecco le sue parole:
SPALLETTI – “Non so le dinamiche interne, perché le decisioni sono la conseguenza di queste. Forse non c’è un’armonia di squadra. Che lavoro deve fare? Quando si affrontano queste situazioni, bisogna sapere tutti gli input dati e quelli non ricevuti. Va giudicata la situazione a fine anno. Lo scorso anno la squadra si è qualificata all’ultima partita e quest’anno è terza al momento, pur con Nainggolan sempre fuori. Quello che potrebbe preoccupare è che ogni anno hanno un calo di applicazione, non vincendo anche le partite giocate male magari con le prestazioni individuali. Vedi la Juve, che ci crede fino in fondo, mentalità che ti viene da anni di vittorie. Colpe dei giocatori? Non è una questione di appartenenza ad una certa nazionalità. Io avevo Stankovic che era un professionista esemplare, credo che anche Skriniar sia così. I più continui ti fanno vincere qualche trofeo. Ma dipende dalla facoltà di apprendimento e di applicazione che i giocatori devono far. Se questa applicazione e la velocità di apprendimento c’è, allora ha degli sviluppi. Se non ci sono queste caratteristiche, si hanno degli intoppi“.
TRIPLETE JUVE – “C’è bisogno di qualsiasi componente, anche la fortuna. L’unica maniera è affrontare sempre gli impegni al massimo della concentrazione. Coppa Italia? Qualsiasi squadra deve necessariamente giocare molto seriamente questa competizione, perché è un trofeo, e un trofeo fa sempre crescere e migliorare“.
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