Branchini: “Conte farà bene, ma serve una rosa all’altezza. Marotta? Non è mica il Mago Zurlì, non si può pensare che…”

E’ tempo di rivoluzioni sulle panchine più ambite della Serie A: dall’Inter alla Juventus, passando per Roma e Milan. Sembra strano, ma quasi tutte le squadre al vertice cambieranno guida tecnica, compresa probabilmente la Lazio che rischia di perdere Simone Inzaghi. Le uniche due che invece rimarranno ferme sui propri allenatori saranno Napoli e Atalanta, con Ancelotti e Gasperini che hanno già ricevuto la benedizione dalle rispettive proprietà. Di questo e tanto altro, come l’arrivo di Conte all’Inter, ha parlato il noto procuratore Giovanni Branchini sulle pagine del Corriere dello Sport. Ecco alcuni passaggi della sua intervista:

Dalla Juventus all’Inter, dal Milan alla Roma arrivando (probabilmente) all’Atalanta e alla Lazio e alla Sampdoria, con l’unica eccezione del Napoli, quest’anno l’élite della serie A cambierà allenatore. Perché?
“Credo che ogni club abbia motivi diversi. Alcuni intervengono per insoddisfazione, altri per fine corsa, altri ancora per cambiare modello e di conseguenza una tipologia di lavoro”.

Che valore aggiunto porta Conte all’Inter?
“E’ un bravissimo allenatore, se gli verranno dati tempo e mezzi farà bene. Ha bisogno di una squadra all’altezza. Una squadra di calcio è un insieme di tanti fattori, è la società che deve dare un imprinting e creare le premesse”.

Marotta è arrivato all’Inter proprio per questo motivo.
“Sì, ma non mi risulta che Marotta sia il Mago Zurlì. Serve tempo, tempo e ancora tempo. La differenza tra i club che programmano e quelli che vivono il presente è la stessa che c’è tra fare un risotto alla milanese aprendo una busta o farlo in cucina dopo aver comprato tutti gli ingredienti: non si può pensare che il risultato sia lo stesso”.

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