Brava Inter, i veri colpi sono quelli dietro la scrivania
Ottimi segnali per il futuro della squadraLe recenti conferme circa i prolungamenti contrattuali dei dirigenti in scadenza sono manna dal cielo per i tifosi dell’Inter. Se il club nerazzurro è tornato a vincere, a partecipare continuativamente in Champions League e ad essere competitivo per buona parte della stagione, lo si deve soprattutto all’organigramma societario creato da Suning.
Nonostante le difficoltà economiche degli ultimi mesi, nonostante le critiche e le voci circa una cessione, bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. O meglio, dare a Steven quel che è di Steven. Il giovane rampollo della famiglia Zhang non ha solo il grande merito di aver allestito una squadra competitiva, ma soprattutto di aver creato i presupposti affinché ciò avvenisse. L’affiancamento di quello che è senza presunzione il miglior dirigente italiano in circolazione, Beppe Marotta, a Piero Ausilio, l’aggiunta di Dario Baccin e i poteri dati a Alessandro Antonello, sono state le fondamenta della rinascita culminata con lo Scudetto.
Al di là di cosa succederà nei prossimi mesi alla proprietà, i segnali lanciati da Suning sono comunque incoraggianti: i rinnovi di Lautaro Martinez e Barella, oltre alle trattative per quello di Brozovic, sono solo la punta dell’iceberg. Il vero colpaccio è aver rinnovato in blocco tutto il comparto dirigenziale probabilmente (manca ancora l’ufficialità) fino al 2025. Non si arriva al successo senza una base solida e l’Inter è appena riuscita a confermare quella che forse, al momento, è la dirigenza migliore d’Italia. Indipendentemente dalla piega che prenderanno gli eventi prossimamente, il club nerazzurro si è ampiamente cautelato: quando il comando è forte, non può che esserlo di riflesso anche tutto l’ambiente.