Brazao: “Non voglio essere solo una promessa, raggiungerò i miei obiettivi. L’Inter è il più grande club in Italia”
Il portiere brasiliano ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Calciopedia.comArrivato al Parma a gennaio con un’operazione in sinergia con l’Inter (che aveva esaurito i posti per gli extra-comunitari), Brazao ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Calciopedia.com, in cui ha avuto modo di raccontare la propria esperienza all’arrivo in Italia, il processo di adattamento a cui si sta sottoponendo e i suoi obiettivi per il futuro.
L’ITALIA – “È un paese molto aperto e molto bello, sono felice di essere qui. Il cibo poi è ottimo. Quando ho del tempo libero cerco sempre di visitare altre città. Sono stato a Roma e Milano, tra le altre. Anche Parma è una città bellissima e vivo in centro. Quindi ogni volta che ho tempo la giro, e ogni volta amo sempre di più la città”.
IL CALCIO ITALIANO – “Il calcio italiano ha un livello tattico molto alto, e i giocatori sono di grande qualità. Ma non ci sono tante differenze con il Brasile. Credo che ogni paese abbia qualcosa da migliorare. In Italia ci sono punti migliori del Brasile e viceversa. L’importante è imparare da questa diversità e continuare ad evolversi per sempre”.
IL PROCESSO DI ADATTAMENTO – “È un processo che, francamente, non penso sarà così difficile, grazie alle persone che mi circondano e che mi aiutano molto. Il Parma è stato un club che mi ha accolto molto bene e che, giorno dopo giorno, ha finito per renderlo molto più facile”.
BRUNO ALVES – “Se mi sono trovato bene con Bruno Alves per motivi linguistici? Guarda, non solo per ragioni linguistiche, ma anche perchè è una persona sensazionale. Sto imparando molto da lui ed è un grande amico”.
L’EREDITA’ DI TAFFAREL – “Non ce l’ha solo a Parma, ha una ricca storia (ride). È uno dei più grandi portieri nella storia del calcio mondiale. Naturalmente c’è più pressione perchè lui ha giocato qui, ma non lo vedo come qualcosa che potrebbe farmi del male. E mi ha sempre parlato molto del club e della città. Ho imparato molto da lui nel mio cammino in nazionale”.
LA CONCORRENZA – “Sepe è un grande portiere che mi ha aiutato molto anche in questo adattamento; non solo lui, anche Fratalli e Bagheria, e il nostro allenatore dei portieri, Bartoli, non posso non ringraziare anche loro. Mi hanno aiutato molto, sono grandi professionisti e persone. Al momento, non penso alla formazione ma ad adattarmi al 100% in questa nuova realtà”.
LA NAZIONALE – “Il Brasile ha grandi portieri, e sono felice di essere riconosciuto attraverso il mio lavoro nelle giovanili. Ma non voglio essere solo una promessa; voglio diventare realtà al 100%e e non sento pressione. La mia famiglia mi offre tutto il supporto possibile e, soprattutto, so cosa voglio ottenere. Niente mi ostacolerà nel raggiungere gli obiettivi”.
LA TRATTATIVA CON L’INTER – “L’Inter è il più grande club in Italia, posso dirtelo. Non potevano acquistarmi in questa finestra, ma chi la prossima chi lo sa? Al momento comunque non ero frustrato da quello, al contrario: anche il Parma è una grande squadra”.
I PUNTI DI RIFERIMENTO – “A che portieri mi ispiro? Mi piacciono molto Fábio, Buffon, Alisson e Ederson”.
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