Brehme il nostalgico: “All’Inter i miei anni migliori”
Dici Andreas Brehme e pensi alla storia nerazzurra. La teutonica Inter che conobbe le glorie dello Scudetto dei record e della prima Coppa Uefa, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, passava soprattutto dalle scorribande mancine del biondo terzino ricordato anche per la rete che consegnò alla Germania il suo terzo titolo mondiale nel 1990.
Se l’ Inter non ha dimenticato Andy, lui non si è certo dimenticato dell’Inter: lo dichiara ad un portale tedesco nell’ambito di una lunga intervista di avvicinamento all’amichevole di Amburgo, lui che proprio nella città anseatica nacque 53 anni fa. Brehme ricorda con vivo entusiasmo i suoi 154 gettoni in maglia nerazzurra, inanellati dopo essere stato prelevato dal Kaiserslautern nel 1988: “Con il senno di poi posso dire di aver vissuto gli anni migliori della mia carriera all’Inter. Per tanti motivi: ho giocato con tanti campioni con cui sono ancora in contatto ed essendo stata la mia prima esperienza all’estero ho imparato una nuova lingua e una nuova mentalità. Soprattutto – prosegue il tedesco – ho scoperto l’Inter: un club con un’ atmosfera familiare che mi ha sempre fatto sentire a casa. Questa è una bellissima anomalia per una società di queste dimensioni. Sono rimasto legato a Milano, dove torno 5-6 volte all’anno anche per vedere l’Inter a San Siro“.
Ora però il periodo non è foriero di gioie e trofei: “E’ vero, l’Inter non ha centrato la qualificazione alle Coppe Europee ma si tratta solo di un passaggio a vuoto e sono certo – rassicura Brehme – che non si ripeterà una seconda volta. Del resto anche l’Amburgo vive di glorie e non è certo nel suo periodo storico migliore, ma come l’Inter il valore che ha in Europa è esponenziale. Posso quindi dire che sabato si incontrano due grandi squadre”.
Inevitabile un’ escursione nel confronto tra Bundesliga e Serie A, unici due campionati in cui Brehme ha militato, oggi nettamente a favore dei tedeschi: “Penso soprattutto che il calo della Serie A sia dipeso dal calo dei tifosi, a causa di stadi non all’altezza e non all’avanguardia come quelli tedeschi. Tuttavia sul piano sportivo quello italiano rimane un campionato tra i Top in Europa e l’Inter tornerà a battersi per i primi posti in una stagione che mi aspetto ricca di spettacolo e di suspence. Sono certo che l’Italia – chiosa Brehme – tornerà ad essere un’ eccellenza del calcio europeo per merito del grande lavoro di molte società.”