Brehme: “Mi piacerebbe tornare, il mio cuore è sempre nerazzurro”
Intervista Brehme: il tedesco parla dell’Inter di Mazzarri e di Thohir
Nell’edizione odierna di Tuttosport è possibile leggere un’interessante intervista ad Andreas Brehme, ex terzino dell’Inter dei record di Giovanni Trapattoni. Brehme ha parlato di diversi argomenti, soffermandosi sul mondo nerazzurro a 360°. Ecco l’intervista integrale:
Andreas Brehme, quattro stagioni nell’Inter, lo scudetto dei record del 1989, una coppa Uefa e l’etichetta di miglior terzino sinistro della storia nerazzurra dopo l’epopea Facchetti, come vive dalla Germania la stagione della squadra di Mazzarri? “Ho visto diverse partite e oggettivamente non è più la grande Inter a cui eravamo abituati qualche anno fa. Sono cambiate un po’ di cose, ma la squadra piano piano sta migliorando. Penso che l’Inter debba proseguire sulla strada intrapresa quest?anno, cambiare alcune cose nella sua gestione, per tornare a competere con le big. Perché l’Inter deve giocare ogni stagione per vincere lo scudetto insieme a Juventus, Milan e Roma”.
Lei ha conosciuto Thohir, che impressione le ha fatto? “Ho parlato alcuni minuti con lui l’ultima volta che sono venuto a Milano, è difficile affermare che lo conosco. Però ho avuto un?ottima impressione, ho visto un uomo gentile, aperto alle idee altrui e deciso a cambiare e riportare l’Inter ai vertici. Secondo me ce la farà, soprattutto se lavorerà in coppia col presidente Moratti: insieme, entro un paio di anni, riporteranno l’Inter ai livelli dell’anno del Triplete. Questa è la mia speranza”.
Thohir ha detto che le piacerebbe lavorare per l’Inter: con quale ruolo si vede? “Quando io parlo con il presidente di una società, a quattr?occhi, quello che ci diciamo resta fra di noi. Comunque sì, mi piacerebbe tornare, il mio cuore è sempre nerazzurro”.
Cosa pensa di Mazzarri? È l’erede di Trapattoni? “A Napoli ha fatto un lavoro eccezionale. A me piace, lo trovo anche simpatico”.
Quanto è importante per l’Inter tornare in Europa nella prossima stagione? “Tantissimo. Per tutti i tifosi dell’Inter sparsi nel mondo, compresi quelli in Germania a Monaco di Baviera dove vivo, è stato bruttissimo non poter vedere l’Inter in tv nella coppe. È triste come situazione, l’Inter deve assolutamente tornare in Champions e se non ce la farà quest?anno, dovrà farlo nella prossima stagione”.
Vidic è un acquisto da Champions? “L’Inter aveva bisogno di difensori di livello internazionale, Vidic ha esperienza e se ha fatto il capitano del Manchester United per anni, un motivo ci sarà”.
Lei è un espero di terzini. Qualcuno da consigliare a Thohir? L’Inter segue Sagna, mentre in Germania viene seguito Beck. “Da tedesco, spero di rivedere presto nell’Inter qualche mio connazionale. Detto questo, Beck gioca nell’Hoffenheim e vi assicuro che l’Inter è tutta un?altra cosa. Sagna? Buon giocatore, ma l’Inter ha bisogno prima di tutto di fare punti per tornare in Champions e poi di veri campioni”.
Kovacic e Icardi possono diventare dei campioni? “Penso di sì, sono giovani e hanno qualità. Però hanno bisogno di tempo e soprattutto di allenarsi. I giovani devono imparare anche le cose che non gli piacciono. Io, per esempio, imparai a giocare con due piedi perché a me non piaceva usare il destro, ma me lo imposero. Trapattoni quando Matthaus arrivò a Milano, gli disse: ‘Lothar, il tuo sinistro è un disastro’. Matthaus si allenò tanto e fece tanti gol anche con il piede mancino. I giovani devono lavorare molto sui loro difetti. Quindi se Icardi corre poco o Kovacic non ama difendere, bisogna insistere affinché migliorino questi aspetti”.
A proposito di Matthaus: Hernanes può essere il trascinatore di questa Inter come lo era Lothar nella sua? “Il brasiliano è un bravissimo giocatore, non chiedetemi però di fare dei paragoni, il calcio è cambiato molto rispetto a 25 anni fa”.