Brozovic, da ‘separato in casa’ a leader del centrocampo: cambiamento pazzesco da gennaio 2018

Dal gennaio 2018 sono passati circa 365 giorni, sufficienti per regalare ai tifosi dell’Inter un Marcelo Brozovic di livello mondiale. Il centrocampista croato, infatti, aveva trascorso i primi mesi della gestione Spalletti relegato spesso in panchina, con il tecnico toscano che preferiva (a lui ed anche a Gagliardini) la coppia degli ex Fiorentina Borja Valero-Vecino. Infatti, in quel di gennaio la sua cessione sembrava ormai decisa, con tanto di bagaglio preparato e viaggio in aeroporto con direzione Siviglia. Il prestito con diritto di riscatto verso la squadra spagnola era stato definito, ed i tifosi dell’Inter erano tutt’altro che dispiaciuti nel vedere il “discontinuo ed inaffidabile” Brozovic lasciare Milano.

Alla fine, però, l’operazione venne improvvisamente bloccata (in conseguenza al mancato arrivo di Pastore) ed il numero 77 restò alla Pinetina. Dopo qualche settimana, la svolta: a partire dalla sfida di San Siro contro il Napoli, datata domenica 11 marzo 2017 e terminata 0-0, Brozovic non lasciò più il campo. Schierato sorprendentemente titolare al fianco di Gagliardini contro la temibile squadra di Sarri, il croato disputò un incontro ottimo, nonostante la complessità dello stesso. Da quel giorno di marzo il classe 1992 ha iniziato un processo di crescita che lo ha portato a migliorare di partita in partita, fino a diventare, oggi, uno dei centrocampisti più forti d’Italia nonché perno imprescindibile della mediana nerazzurra.

Qualità, visione di gioco, tiro, corsa e sacrificio sono diventate qualità che il Marcelo Brozovic 2.0 esprime ogni domenica, e che gli hanno permesso di diventare il vero e proprio faro del gioco di mister Spalletti.

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