LE STATISTICHE – Brozovic, è il momento di tornare «epic»
C’è stato un momento in cui i social non parlavano d’altro: tutto iniziato da una moda lanciata da un giocatore e seguita da tutta la squadra nerazzurra e che, velocemente, ha contagiato tantissimi tifosi di diverse squadre in tutta Italia. Stiamo parlando di un giocatore “epic“, Marcelo Brozovic: il croato, classe 1992, è sempre stato […]C’è stato un momento in cui i social non parlavano d’altro: tutto iniziato da una moda lanciata da un giocatore e seguita da tutta la squadra nerazzurra e che, velocemente, ha contagiato tantissimi tifosi di diverse squadre in tutta Italia. Stiamo parlando di un giocatore “epic“, Marcelo Brozovic: il croato, classe 1992, è sempre stato un leader silenzioso, umile e introverso ma in grado di fare spogliatoio e adattarsi velocemente alle squadre in cui ha giocato. La Gazzetta dello Sport ci offre un’importante analisi sul giocatore: passato tra Dragovoljac, Lokomotiva e Dinamo Zagabria, il croato si è sempre distinto per razionalità e freddezza tanto da non aver avuto timore nemmeno delle sfide più importanti con la nazionale croata. All’Inter, Brozovic, è riuscito a compiere una vera impresa “epica”: dopo solo un anno dal suo arrivo, è riuscito a superare velocemente la “paura” degli 80 mila del Meazza e ad ottenere la fiducia di tutto il gruppo nerazzurro, unendo siparietti divertenti a buone prestazioni sul campo.
Prestazioni confermate da dati raccolti da Opta che mostrano un andamento decisamente positivo del giocatore tra le prime 8 gare del girone di andata e le 8 del girone di ritorno: Brozo recupera più palloni durante ogni gara (7,14 a 2,80 di media), vince più contrarsi (1,71 a 0,2), dribbla di più (2 a 1,2), migliora nei passaggi (59,71 a 24,8), tira di più (1,29 a 0,6), subisce più falli (1,86 a 0,6) e fa più lanci (7,57 a 1,6). Un miglioramento netto per un giocatore che dimostra sempre di più di essere in grado di dettare i tempi del gioco nerazzurro, essere una pedina importante per la mediana e, grazie alle discrete doti come tiratore, essere letale anche in zona gol. Ora non ci resta che aspettare il ritorno di un giocatore che può fare la differenza e rendersi ancora una volta agli occhi di tutti «epic».