Buon Compleanno Inter: la top 11 dei migliori giocatori nerazzurri di tutti i tempi

L'Inter compie centoundici anni: una storia gloriosa, segnata da incredibili vittorie e da giocatori leggendari che rimarranno per sempre nel cuore dei tifosi nerazzurri sparsi per tutto il mondo. In occasione di questa ricorrenza, abbiamo stilato una formazione ideale che contenesse gli undici giocatori migliori della lunga storia del club. Al netto di esclusioni dolorose ma inevitabilmente obbligate, abbiamo schierato gli undici in un 4-3-3 che permettesse di inserire un numero soddisfacente di giocatori per ciascun reparto. E' bene sottolineare poi che, come di consueto per classifiche di questo tipo, pur tenendo conto del ruolo effettivo di ciascun giocatore, non ci siamo fatti eccessivi problemi di adattabilità tattica in relazione al modulo e alle posizioni scelte. Fatte le dovute premesse, possiamo cominciare dal nostro portiere. JULIO CESAR Julio Cesar: 300 presenze e una sfilza lunghissima di trofei per l'Acchiappasogni: una Champions League, un mondiale per club, cinque campionati, quattro supercoppe italiane e tre coppe Italia. Il suo stile spettacolare e i tanti miracoli (c'è bisogno di ricordare la parata su Messi nella gara di ritorno in semifinale di Champions?) gli hanno permesso di conquistare un posto speciale nel cuore dei tifosi, confermandosi, nei suoi sette anni all'Inter, come uno dei portieri più forti in assoluto della sua generazione. A livello individuale può vantare, tra le altre cose, ben 121 clean sheet in maglia nerazzurra e uno score di 10 rigori parati in Serie A su 26 subiti che gli è valso la meritata nomea di para rigori. Difesa Javier Zanetti: Pupi rappresenta senza dubbio l'uomo simbolo degli ultimi venti e passa anni di storia dell'Inter. Capitano e persona esemplare, ha incarnato e incarna tutt'ora i valori più rappresentativi di questa squadra, come dimostra il grande impegno nel sociale cominciato nel 2001 con la creazione della Fondazione PUPI. Imprescindibile in campo, come dimostrano le sue 858 presenze (il maggior numero nella storia del club) e i sedici trofei (altro record) vinti in maglia nerazzurra, ha conquistato l'affetto di tifosi che, siamo certi, non dimenticheranno mai le sue cavalcate palla al piede. Giuseppe Bergomi: altro storico capitano dell'Inter, altra mole incredibile di presenze: ben 756 quelle dello Zio, che nel corso dei suoi 20 anni in nerazzurro ha saputo dimostrarsi come uno dei migliori difensori al mondo occupando tutte o quasi le posizioni del reparto arretrato. In maglia nerazzurra ha conquistato tre volte la Coppa Uefa e una volta per trofeo Serie A, Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Armando Picchi: trasformato in libero e posto al comando della difesa dal leggendario Herrera, difese la porta nerazzurra dal '60 al '67. In quel lasso di tempo contribuì, diventato capitano nel '62, alla conquista di tre campionati, due Coppe dei Campioni e altrettante Coppe Intercontinentali. In campo fu un libero incredibilmente roccioso, dimostrandosi uno dei maggiori interpreti del ruolo in quel periodo. Giacinto Facchetti: tra i giocatori più rappresentativi della Grande Inter, il 'Cipe' è considerato uno dei maggiori innovatori del ruolo di terzino grazie alla sua grande partecipazione alla manovra offensiva (valsa un totale di 75 reti negli oltre quindici anni passati in nerazzurro). Il gran numero di trofei vinti, gli importanti ruoli ricoperti in società e la tragica morte nel settembre 2006 lo hanno fissato indissolubilmente nella memoria dei tifosi come un indimenticabile ed in-dimenticato simbolo dell'Inter e dell'interismo. Centrocampo Lothar Matthaus: introdotto lo scorso anno nella Hall Of Fame dell'Inter, Matthaus è stato uno dei più forti centrocampisti offensivi della storia di questo sport. La sua carriera ha visto il suo culmine nelle quattro stagioni passate in maglia nerazzurra, che lo hanno visto protagonista della vittoria dello Scudetto dei record '88-'89, di una Coppa Uefa e di una Coppa Italia. Tra i momenti più indimenticabili anche la vittoria del Pallone D'Oro con tanto di premiazione tra le mura di San Siro. Luis Suarez: considerato all'unanimità come uno dei migliori giocatori della sua generazione, Suarez fu acquistato dal Barcellona per 300 milioni di lire, cifra monstre per i tempi. In nerazzurro, sotto la sapiente guida di Herrera, diventò il cervello della Grande Inter, interpretando magistralmente il ruolo di regista e accumulando, oltre ai numerosi trofei, ben 328 presenze con questa maglia. Sandro Mazzola: figlio dell'altrettanto leggendario Valentino, anche Sandro fu uno dei giocatori chiave della Grande Inter. In nerazzurro dal 1960 al 1977, diventò un simbolo di questa squadra collezionando 565 presenze coronate da oltre 150 gol. Attacco Ronaldo: le giocate ai limiti della realtà, i gol incredibili, i gravi infortuni, il 5 maggio, l'addio e infine il tradimento da molti mai perdonato: è innegabile che la parabola nerazzurra del Fenomeno sia intrisa di quella romanticità e tragicità insita nella natura dell'Inter. Magari le cose con Ronie sarebbero potute andare in maniera diversa, di sicuro sono stati tanti i fattori esterni che hanno inciso in negativo sul corso di questa storia. Rimane innegabile però che Ronaldo sia uno dei giocatori più straordinari che abbiano messo mai piede su un campo da calcio, e che, di conseguenza, escluderlo da questa lista sarebbe stato impossibile. Diego Milito: fare una disamina storico-statistica su di lui serve a poco, i ricordi dei tifosi sono ancora freschi e difficilmente smetteranno di esserlo tanto presto. Diego è il Principe diventato Re nella notte di Madrid, probabilmente l'uomo più decisivo per la conquista del triplete: i suoi gol hanno dato tanto, tantissimo all'Inter, e i tifosi hanno sempre restituito tutto con gli interessi. Milito rimarrà per sempre uno dei giocatori più amati della storia di questo club. Giuseppe Meazza: con le sue 284 reti è il miglior cannoniere della storia del club. Tre gli Scudetti vinti con l'Inter, due i Mondiali con l'Italia; per molti, per quanto possa essere poco sensato fare classifiche tra giocatori di periodi così lontani nel tempo, uno dei migliori calciatori italiani di sempre. L'intitolazione a suo nome di San Siro dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, il suo legame inscindibile con la storia di questa squadra e della sua città. 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Luca Tagliabue - Autore

JULIO CESAR

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