Burdisso: “All’Inter sono stato molto bene. Triplete mancato? Non ho rimpianti. Su Mourinho e Messi…”
L'ex difensore nerazzurro rivela alcuni retroscena curiosi sullo Special OneNicolas Burdisso, ex difensore dell’Inter, si è concesso ai microfoni del Corriere dello Sport per rivivere le tappe più importanti della sua carriera in maglia nerazzurra.
Ecco le sue parole: “L’addio all’Inter e il passaggio alla Roma? Con Mourinho giocai in più posizioni, a sinistra, al centro, un paio di volte anche da centrale di centrocampo. Ma sentivo che il mio ruolo era quello di centrale difensivo. La Roma mi diede l’opportunità di mettere le radici nel luogo che preferivo. Anni bellissimi, uno splendido rapporto con la tifoseria, mi ricorda quella del Boca”.
Triplete mancato: “Non ho mai rimpianto quella scelta, anche se all’Inter sono stato molto bene, Moratti e Mancini mi sono sempre stati vicini. L’unico anno con Mourinho fu molto formativo, il calcio stava cambiando e lui era più avanti degli altri. Aveva capito l’importanza crescente della comunicazione tanto all’interno dello spogliatoio quanto all’esterno. Ripeteva spesso ‘io vinco’. Mourinho sapeva dire la cosa giusta al momento giusto. Non voleva farmi partire e quando ci ritrovammo di fronte in Roma-Inter mi toccò il cuore: ‘Se succederà, non potremo parlare di anno perfetto perché sei mancato tu'”.
Il futuro di Messi: “Ho la sensazione che resti. Non conosco le vere ragioni della rottura, anche se posso intuirle. Sono molto più semplici e genuine di come le stanno e le state facendo passare. Il calciatore vuole vincere, il campione vuole essere messo sempre nella condizione di farlo. Leo non ha condiviso alcune scelte, le più importanti, della dirigenza e, visto come sono andare le cose, devo dire che ha avuto ragione. Nessuno può darti la certezza della vittoria, soprattutto nel calcio. Ma la consapevolezza di poter vincere, quella sì”.
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