Bye bye scudetto, Isla affonda l’ Inter
L’ Inter dice addio ai sogni tricolore in una serata drammatica e incredibile: al fischio finale fa festa l’ Udinese di Guidolin che vince una partita thrilling mettendo in campo paradossalmente più qualità degli avversari.
LE FORMAZIONI – Ranieri prova a sorprendere tutti lanciando il baby Faraoni dal primo minuto insieme a Milito in un 4-4-2 compatto e offensivo. In difesa Zanetti, Ranocchia, Samuel e Chivu, in mediana Faraoni, Motta, Cambiasso e Alvarez, in avanti la coppia Pazzini-Milito. Guidolin non sente la pressione di San Siro e manda in campo il solito 3-5-2 dinamico e veloce. Difesa a 3 con Benatia, Danilo e Ferronetti, mediana di quantità e qualità con Basta, Isla, Pinzi, Asamoah e Armero, in avanti il rumeno Torje affianca Di Natale.
EQUILIBRIO – Il primo tempo scivola via senza grosse emozioni mettendo in evidenza la prestazione attenta di due squadre che cercano di attaccare senza scoprirsi troppo. L’ Inter parte bene, Faraoni e Zanetti fanno buona guardia su Armero mentre Milito svaria su tutto il fronte d’attacco: è proprio l’ argentino a tentare il gol da posizione difficilissima con scarsa fortuna. L’ Udinese però non ci sta e comincia a macinare gioco soprattutto grazie alla velocità di Torje che mette in difficoltà la retroguardia nerazzurra. La partita a questo punto rallenta un po’, Milito va un paio di volte al tiro senza successo mentre Di Natale impensierisce la difesa interista con alcuni spunti interessanti soprattutto per Isla. I friulani controllano il match, l’ Inter attacca a folate: Faraoni si libera bene e serve cross invitanti, Motta prima e Milito poi non trovano il tiro giusto. L’ ultimo brivido del primo tempo lo regala Pazzini, fermato al momento del tiro dall’ottimo recupero della retroguardia bianconera.
DESTINO CRUDELE – Si rientra e c’ è subito una sorpresa: un deludente Alvarez rimane negli spogliatoi e lascia il posto a Nagatomo. Si parte e su un errore di Ranocchia Zanetti è costretto a un fallo tattico che gli costa l’ammonizione. L’ Udinese sembra intenzionata ad alzare il ritmo e va vicina al gol con un colpo di testa di Torje ben servito da Armero. Si fa vedere anche Di Natale che impegna Julio Cesar prima con un tiro alto e poi con una bella girata al volo. Comincia la girandola dei cambi: Ranieri manda in campo Zarate al posto di Faraoni mentre Guidolin risponde sostituendo Torje con Floro Flores. L’ Inter non riesce più a uscire e va vicinissima al disastro quando su un disimpegno errato a centrocampo Isla parte in contropiede; l’esterno però sciupa tutto servendo in modo sciagurato Di Natale in off-side al posto di concludere in porta. Le barricate però cominciano a cedere e infatti l’ Udinese passa: ennesima ripartenza dei bianconeri, Floro Flores vede l’ inserimento di Isla che da posizione defilata batte il portiere nerazzurro realizzando il suo terzo gol in campionato. E’ 1-o, Inter in apnea. I nerazzurri incassano male, provano ad attaccare rabbiosamente ma in modo troppo confuso. Ranieri tenta il tutto per tutto e passa alla difesa a tre con l’inserimento di Stankovic al posto di Chivu. Il copione però non cambia, anzi precipita. Asamoah servito da uno spettacolare colpo di tacco si presenta davanti a Julio Cesar e viene steso da Zanetti: rosso per il capitano e rigore per i friulani. Sembra finita ma il numero uno interista con una parata strepitosa respinge il tiro di Di Natale. L’ Inter si riversa nell’ area avversaria e incredibilmente ha subito l’occasione del pareggio. Ferronetti travolge goffamente Milito e i nerazzurri possono recuperare il match con un tiro dal dischetto: va Pazzini ma l’ italiano scivola clamorosamente mandando alto il pallone. Non poteva esserci finale peggiore: l’ Inter sotto shock ci prova ancora con Stankovic ma è tutto inutile. Vince l’ Udinese, i nerazzurri finiscono addirittura a -13 dalla vetta e dicono addio alla lotta scudetto in una serata amarissima.
INTER-UDINESE 0-1 (0-0) MARCATORI : 73′ Isla INTER (4-4-2): Julio Cesar; Zanetti, Ranocchia, Samuel, Chivu (80′ Stankovic); Faraoni (62′ Zarate), Thiago Motta, Cambiasso, Alvarez (46′ Nagatomo); Pazzini, Milito. All. Ranieri UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Ferronetti; Basta, Isla, Pinzi, Asamoah, Armero; Torje (62′ Floro Flores); Di Natale(91′ Ekstrand). All. Guidolin
IL MIGLIORE: Julio Cesar – Il numero uno brasiliano è l’ unico a salvarsi nella disastrosa serata del Meazza. Attento su Torje e Isla, è costretto a capitolare sul tiro imprendibile del cileno ma in chiusura si esalta parando il rigore di Di Natale e regalando così ai suoi la possibilità di portare a casa almeno un punto. E’ l’ultimo a recitare il de profundis. Eroico.
IL PEGGIORE: Pazzini – Non siamo ciechi: sicuramente dietro la lavagna avremmo potuto mettere l’ impalpabile Alvarez o il suo ancor più evanescente sostituto Nagatomo. Il calcio però è fatto di episodi e se la fortuna ti sorride non puoi girarti dall’altra parte. Invece è proprio quello che fa l’ attaccante, reo di aver rimesso in scena il rigore sbagliato da Terry nella finale di Champions buttando alle ortiche la prodezza di Julio Cesar su Di Natale.
IL VOTO ALL’ INTER: 5 – La squadra di Ranieri si svela in tutta la sua pochezza inscenando il suicidio nella serata decisiva: squadra incapace di accelerare, lanci lunghi e inutili spunti personali. Il dramma è che i giocatori sembrano mettercela tutta ma gli esiti restano sconfortanti.
MERCOLEDI’ DI CHAMPIONS – La serata di stasera lascerà molti strascichi in casa nerazzurra ma in compenso non mancherà il tempo per fare le riflessioni appropriate. Mercoledì i nerazzurri saranno impegnati a San Siro contro il Cska Mosca per l’ultima partita della fase a gironi di coppa ma il match non ha nessuna importanza per gli uomini di Ranieri, fortunatamente già qualificati alla fase successiva.