26 Marzo 2020

Cairo: “Non si può giocare a tutti i costi. Mi sembra molto difficile riprendere”

Il presidente del Torino mette la salute al primo posto

In Serie A si è creata una doppia linea di pensiero nelle ultime settimane, tra coloro che vorrebbero riprendere a tutti i costi il campionato una volta superata l’emergenza coronavirus, e tra quei club che invece preferirebbero annullarlo per poter organizzare con efficienza l’edizione del prossimo anno. Il Torino di Urbano Cairo, a tal proposito, appartiene al secondo gruppo, al fianco di club come Inter e Juventus posti in prima fila. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport in collegamento su Skype, il presidente granata ha spiegato le sue ragioni: “Oggi il tema è che ci sono paesi in una fase del contagio molto avanzata e altri come la Francia o la Germania in cui deve ancora scoppiare. La diffusione internazionale rischia di essere molto pericolosa e complicata, non sappiamo quando arriveremo al picco”.

DATA PER LA RIPRESA – “Noi del calcio non possiamo giocare a tutti i costi, mettendo a repentaglio la salute della gente. Chiudere tutto entro quella data vuol dire allenarsi a partire dalla metà di aprile, cioè tra una ventina di giorni: per come vedo le cose oggi mi sembra molto difficile. Per altro andare troppo avanti rischia di essere un problema futuro: significherebbe dover far riposare i giocatori ad agosto, anche perché si tratterebbe di chiudere una stagione molto lunga e particolarmente stressante visto quello che sta accadendo. Poi ci sarebbe un mese per prepararsi e si tornerebbe a giocare a ottobre e così si rischia di compromettere non una ma due stagioni. Non ci deve essere accanimento”.

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