Ospite negli studi di Cronache di Spogliatoio, il giornalista Fabrizio Biasin, sempre molto informato sulle vicende di casa Inter, ha fatto il punto anche sulle questioni relative ai rinnovi di due contratti pesanti nella squadra di Simone Inzaghi.
“Secondo me il problema lo crea il fatto che ad un certo punto c’è qualcuno, i media, che arrivano e ti dicono: rinnova domani, dopodomani – esordisce Biasin -. Per esempio. Se su Lautaro abbiamo capito com’è la situazione, cioè da novembre in avanti si diceva domani, domani, domani. In realtà poi tu chiamavi e ti dicevano: ‘guardate, noi stiamo trattando ci sono tante cose da capire non è una cosa di una settimana, due settimane, un mese, ma ci vorrà del tempo. Con un contratto in scadenza tra due anni e mezzo’. Per Barella adesso si è arrivati a dire di rinnovo imminente, vicecapitano ecc. Anche in questo caso ti dicono che non c’è nessuna fretta, non c’è nessuna problema. Il rinnovo si sta organizzando, diciamo così, senza aver nessun tipo di fretta. Quindi non sarà domani, non sarà tra due giorni, non sarà tra una settimana. Si farà? Secondo me sì. Perché Barella in realtà i suoi spasimanti li ha già respinti e non si trattava di spasimanti banalissimo, stiamo parlando del signor Pep. Perché poi parte tutto dal giocatore come sempre. Cioè tu puoi trattare il rinnovo questo e quell’altro ma se un giocatore ti dice che vuole restare, non c’è niente da fare”.
Biasin poi prosegue: “Se Bastoni firma un rinnovo di contratto e ti dice ‘Ah volete fare la plusvalenza con me? Ma io non mi muovo’, non si muove. Per questo a me fa un po’ sorridere anche Hakimi. Hakimi è stato il sacrificato del primo anno di Inzaghi e ha portato 70 milioni. Sono convinto che la società abbia detto: ‘con lui facciamo la plusvalenza’. Ma se lui avesse detto no, sono qua da un anno e da qua non mi muovo, era ancora qua. Quando dice sono interista, è giusto però… Guadagna 9 milioni al PSG? Infatti lo capisco e ha fatto la scelta giusta, corretta per lui, per la famiglia, la sua carriera, però ricordiamoci sempre che parte tutto dal giocatore. Se Barella vuole guadagnare più soldi lo sa perfettamente che alza il dito e va a guadagnare più soldi. E va a giocare anche in una squadra forse più forte”.
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