Calhanoglu si racconta: “Metà Milano mi ama, l’altra metà mi odia”
Tanti gli attestati d'amore del centrocampista per i colori nerazzurri
Hakan Calhanoglu ha vissuto un curioso percorso negli ultimi anni. Beccato (tra l’altro senza un vero motivo) dai propri tifosi quando era al Milan, ora è diventato un idolo dall’altro lato di Milano, all’Inter. Cosa che ovviamente non è andata giù ai supporters rossoneri. Il centrocampista turco, in odor di rinnovo con i nerazzurri, si è raccontato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole:
“Nessuno si aspettava di essere così indietro in classifica. Il Napoli merita di stare lì, ma tanto divario è colpa nostra, come lo scorso anno. I punti persi con Monza, Empoli, Sampdoria e Bologna fanno male. Dobbiamo mettere in ogni partita la grinta messa con il Porto. Siamo ancora in corsa in Coppa Italia e in Champions possiamo sorprendere”.
“Non capisco perché questa Inter abbia due facce. Se battiamo le grandi significa che siamo forti. Ma poi con le piccole a volte manca la giusta determinazione. Ma è lì che si perdono i campionati. Ed è proprio lì che dobbiamo migliorare tutti insieme. Con il Porto sarà una battaglia, servirà una prestazione come quella con il Barcellona. Ma io credo in questa squadra: so che è difficile, ma sogno di vincere la Champions, magari già quest’anno. Se passiamo può succedere di tutto”.
Calhanoglu ha poi proseguito: “Sono la mia versione migliore, non ho mai giocato così bene. Sono maturato dentro e fuori dal campo. L’Inter mi ha aiutato, dal primo giorno ho capito che qui c’era un’aria diversa, speciale. Mi sono sentito benvoluto da subito, libero. Il mio ruolo? Dove mi mettono gioco, è indifferente, ma penso che il mio ruolo sia davanti alla difesa, alla Pirlo. A volte quando si parla dei centrocampisti migliori d’Europa mi sento sottovalutato. Non sono così lontano dai Modric o De Bryune, ho tutto per avvicinarmi a loro. Per come sono cresciuto mi sento tra i primi 5 in Europa”.
“L’amore coi tifosi, pur venendo dal Milan, è venuto spontaneo, nonostante dovessi sostituire un campione come Eriksen. Senza bisogno di gesti teatrali è cresciuto pian piano, come una vera scintilla. Ormai metà città mi ama, l’altra (quella rossonera ndr) mi odia. Ma ormai non ci faccio più caso, non sono uno che pensa al passato. A me basta l’amore del popolo interista. Mi piacerebbe un Derby ai quarti di Champions…”.
Calha ha poi concluso: “Rinnovo? Siamo molto vicini. Sono orgoglioso l’Inter voglia rinnovarmi e voglio rimanere qua. Vorrei rimanere a Milano anche una volta smesso col calcio. Magari apro un ristorante… Kessie? Parliamo ancora tanto, è un amico. Sa di giocare in una grande squadra, ma che anche l’Inter non sarebbe da meno. E qui i campioni sono sempre ben accetti…”.