Sembra assurdo ma c’è stato un periodo in cui Hakan Calhanoglu giocava al Milan. Un grave errore, ma che come nella vita, lo ha aiutato nel crescere e nel fare poi la cosa giusta: passare all’altra sponda del Naviglio, quella nerazzurra. Poi si può parlare di quanto sia bello che in ogni Derby quando gli fanno i cori contro o segna o fa assist. Qualunque vero interista in questi casi gode il doppio.
Dopo aver chiarito qual è l’unica squadra di Milano, il vanto delle città, concentriamoci sul turco. Calhanoglu è uno dei leader di questa Inter: arrivato tre anni fa dopo quanto successo ad Eriksen, è diventato uno degli uomini di Simone Inzaghi che all’epoca diceva di averci sempre voluto lavorare. Proprio al numero 20 ha trovato un nuovo ruolo, quello di regista, in cui dire che sta brillando è poco. Oltre alle prestazioni in campo è uno di quei giocatori che aiuta a fare gruppo, come dimostrano le videochiamate social fatte in questi giorni con i due nuovi Arnautovic e Thuram. Ora non gli resta che raggiungere il suo obiettivo più grande: festeggiare lo Scudetto per le vie di Milano ed evitare così la feta agli ex compagni.
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