La “rivalità” con Mkhitaryan e se stesso: ecco la prossima sfida di Calhanoglu
Che stagione aspetta il centrocampista nerazzurro?A livello numerico, la scorsa stagione è stata la migliore in carriera per Hakan Calhanoglu. 8 gol e 13 assist in 46 presenze: meglio aveva fatto solo con il Karlsruher, ma in Serie C tedesca. Arrivato come parametro zero e tra lo scettiscismo generale, il turco ha invece ribaltato i pronostici. E per alcuni tratti della scorsa annata ha preso in mano la squadra con prestazioni di alto livello. Segnando anche reti pesanti contro Milan, Napoli, Roma e Juventus (da ricordare il rigore in finale di Coppa Italia).
Già oggi, Calhanoglu può essere ritenuto un acquisto promosso a pieni voti, un colpo intelligente che ha messo più che una “pezza” al buco lasciato da Eriksen. Ma ora sta per iniziare una nuova stagione e i quesiti (ma anche dubbi) sono tanti sul centrocampista turco.
LA CONCORRENZA
Per ragioni quasi di gerarchia, Calhanoglu è e continua a essere il titolare sul centrosinistra dell’Inter di Inzaghi. Ma ora c’è un concorrente in più. L’arrivo di Henrikh Mkhitaryan è un “regalo” prezioso per i nerazzurri, forse un po’ meno per il turco.
Per tutta la sua carriera, Calhanoglu ha sempre dimostrato una grande capacità tecnica. Al contrario della leadership che, invece, è sempre apparsa come uno dei suoi punti deboli più evidenti. Se la squadra non girava, difficilmente il turco poteva ribaltare le cose. E l’anno scorso è stato esemplare in questo senso: quando l’Inter viaggiava ai 100 all’ora, lo stesso faceva Calhanoglu. Quando la formazione di Inzaghi ha iniziato a “balbettare”, lo stesso faceva Calhanoglu.
L’aspetto mentale è fondamentale per le prestazioni di uno sportivo, ma in particolare per un giocatore come Calhanoglu. Almeno, questa è la sensazione che si ha sempre avuto sul centrocampista.
É chiaro, quindi, che la concorrenza con Mkhitaryan presenta il rischio di “affondare” Calhanoglu. A differenza dell’anno scorso, non avrà il posto assicurato e dovrà lottare con un elemento in più, ovvero Mkhitaryan. E l’armeno ha sempre giocato, ovunque sia andato in carriera. Difficile che andrà diversamente all’Inter.
LE ASPETTATIVE
Una lotta sportiva e sana con Mkhitaryan, ma anche contro se stesso. Lo score presente a inizio articolo è da centrocampista top. Cosa che Calhanoglu non è purtroppo mai stato in carriera, anzi. Il turco ci ha sempre abituato a grandi alti ma anche a tanti bassi tra una stagione e l’altra. Pensare che possa ripetere la scorsa annata è quasi impossibile.
Come detto prima, il turco resta un elemento fondamentale ma ci sono diversi elementi che fanno pensare possa avere un ruolo ancora più da comprimario rispetto allo scorso anno. Basti pensare al fattore rigori: ora saranno sotto l’ala protettiva di Lukaku, rigorista impeccabile. E a centrocampo non è arrivato solo Mkhitaryan, ma anche Asllani che tanto bene ha fatto in questo precampionato.
Alla luce di tutto questo, se Calhanoglu dovesse ripetere la scorsa stagione diventerebbe uno degli affari di mercato più importanti degli ultimi anni nerazzurri. Ma si tratta di una sfida per il numero 20 nerazzurro che i tifosi e l’Inter sperano possa vincere, per il bene della squadra ovviamente.