La versione di Candreva: “Le verità su Lazio e Mancini. E le punizioni…”
L'ex calciatore della Lazio ha fatto chiarezza sul suo addio alla maglia biancoceleste, parlando anche delle prime sensazioni in nerazzurroIntervenuto in diretta ai microfoni di Retesei, il nuovo esterno offensivo dell’Inter Antonio Candreva ha parlato del suo primo mese in nerazzurro, facendo anche chiarezza sulla sua volontà di lasciare la sponda biancoceleste della capitale: “Fino all’anno scorso ero incedibile, quest’anno ero cedibile. La Lazio ha ricevuto molte proposte e ha tenuto conto delle offerte. Probabilmente avevano bisogno di fare cassa. Potete dire che potevo rifiutare, però non mi hanno dato modo di diventare un punto di riferimento come volevo. In cinque anni ho dato tutto me stesso per quella maglia, io alla fascia di capitano ci tenevo. Non l’ho mai nascosto. Pensavo di meritarmela, anche se comunque prima di me c’erano tante persone come Radu, Marchetti, Klose arrivati prima di me. Io alla società posso solo dire grazie, perché mi ha rilanciato e non posso dimenticare dov’era e dove sono arrivato. L’addio di Mancini? Se ho pensato che era meglio restare alla Lazio? Questo no, però sono arrivato dopo il 6-0 col Tottenham, poi questa cosa di Mancini… (ride, ndr). Chi tira i calci di punizione? Banega è bravo, poi ci alterniamo. La qualità della squadra? Ci sono tanti, o forse siamo tutti giocatori veramente forti. Siamo una bella squadra costruita in poco tempo perché come detto è cambiato il mister e ci stiamo conoscendo meglio. Ora vediamo un po’ come sarà il futuro”.