L’ex calciatore dell’Inter Antonio Candreva si è ambientato benissimo alla Sampdoria, squadra con cui sta vivendo un ottimo avvio di campionato. Intervistato da Fanpage.it, ha parlato delle motivazioni che l’hanno spinto a scegliere la società blucerchiata: “I fattori sono tanti, ma il principale è che il presidente Massimo Ferrero e la società mi volessero fortemente. Ho parlato con mister Claudio Ranieri e con Fabio Quagliarella, che è un amico: entrambi mi hanno spinto ad accettare. E grazie al grande lavoro del mio agente, Federico Pastorello, tutto è andato per il meglio e il trasferimento si è concretizzato”.
Candreva parla poi dell’essere riuscito a convincere molti scettici durante l’esperienza nerazzurra: “Passare dalla gloria alle critiche e viceversa fa parte della vita del calciatore. Il trucco è quello di lasciare i commenti e le polemiche fuori dalla testa, ma comunque essere in grado di fare autocritica e sfruttare i consigli di allenatore e staff, delle persone care che vivono al tuo fianco. A volte ci si mette tutto l’impegno del mondo e le cose non vanno, altre volte invece si ottengono i risultati con il minimo sforzo. Non so spiegare il perché, ma è così. Ripeto: l’Inter è stata una tappa importante della mia carriera e custodisco con piacere tanti ricordi indelebili”.
Sul possibile ritorno in Nazionale: “Mai dire mai. Le carriere dei giocatori si allungano sempre di più e abbiamo anche assistito alla chiamata di qualche azzurro non più giovanissimo. Mancini è un c.t. molto attento e aperto. Quindi sentirsi chiamato fuori sarebbe sbagliato. La Nazionale è il primo sogno che ogni bambino ha quando inizia a giocare a pallone, io sono orgoglioso di aver indossato la maglia azzurra e di aver potuto rappresentare in campo il mio Paese, quindi… mai dire mai”.
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