Fabio Cannavaro è una vera e propria icona del calcio italiano: i suoi trascorsi con Napoli, Parma, Inter e Juventus, uniti al Mondiale vinto nel 2006 e all’esperienza con il Real Madrid, lo rendono uno dei difensori più apprezzati nel panorama mondiale. La sua carriera da allenatore, iniziata negli Emirati Arabi e proseguita in Cina, lo ha condotto sulla panchina del Guangzhou Evergrande, già di proprietà di Marcello Lippi: tra i due vi è una forte stima e sintonia, che hanno portato il nome di Cannavaro ad essere accostato alla panchina della Nazionale, con lo stesso Lippi nel ruolo di Direttore Tecnico. Il Corriere della Sera ha intervistato Cannavaro per analizzare l’intero calcio italiano, partendo dalle idee per il post Ventura fino ad arrivare alla griglia per il campionato. Queste le sue parole: “Venerdì ci sarà Napoli-Juve: è una grande occasione per gli uomini di Sarri, perché vincendo spedirebbero la Juventus a -7. Ritengo tuttavia che la corsa allo Scudetto non sia ristretta a queste due squadre: c’è anche l’Inter, che non giocando le coppe potrebbe emulare la prima Juventus di Conte”.
Poi, concentrandosi sui nerazzurri, afferma: “Spalletti è bravissimo, perchè riesce a trasmettere le sue idee ai giocatori, sia in allenamento che in partita. Poi c’è Icardi, che segna sempre: assomiglia agli attaccanti italiani di una volta”.
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