Canovi (ag. Thiago Motta): “I tifosi hanno diritto a fischiare, ma non ad umiliare”
L'agente FIFA difende il suo assistito dopo le critiche ricevute negli ultimi giorni sia per l'assegnazione della maglia numero 10 che per l'opaca prestazione contro la FinlandiaIeri, al momento della sostituzione con Daniele De Rossi, tutto il Bentegodi di Verona ha fischiato l’uscita dal campo di Thiago Motta. Questi fischi sono arrivati al termine di un periodo che ha visto il centrocampista del PSG nel mirino della critica dei tifosi, che gli contestano l’assegnazione della storica maglia numero 10 e le prestazioni non propriamente entusiasmanti: in definitiva, è stato preso come capro espiatorio per indicare la poca qualità di questa Nazionale.
Dopo le dichiarazioni nei giorni scorsi dello stesso De Rossi prima e di Bernardeschi poi, stanotte anche il suo procuratore Alessandro Canovi ha voluto difendere l’ex centrocampista dell’Inter su Twitter: “I tifosi hanno pieno diritto a criticare e fischiare, i giornalisti ad analizzare e criticare, ma nessuno ha diritto a schernire e umiliare“.
Concetto rinforzato anche in mattinata ai microfoni di Sportmediaset: “Contro la Finlandia non ha fatto una buona partita dal punto di vista tecnico, ma sta facendo un percorso reduce dall’infortunio e si sta mettendo a punto per l’Europeo. La sua reazione è stata molto pacata perché i fischi dei tifosi vanno accettati come diritto di critica, ma sulla prestazione. Non se sono frutto di venti giorni di assedio mediatico ingiustificato nei suoi confronti“. L’agente FIFA poi prosegue: “Thiago ha vinto tutto e ha ancora l’entusiasmo di giocare in Nazionale e rappresentare il Paese. E il ct Conte così come i compagni credono in lui. Paradossalmente, a Parigi è al centro del progetto del Psg, ha un anno di contratto e la dirigenza ha in mente un futuro insieme a lui che sia da giocatore o con un altro ruolo. È considerato uno dei perni del dominio della squadra in Francia“.