Il Covid torna a mettere i bastoni tra le ruote alla Serie A. Il picco vertiginoso di positivi, unito a protocolli obsoleti, poco chiari ed in cui troppe parti possono mettere bocca, sta bloccando di nuovo il campionato. Il vero problema è che tra Playoff della Nazionale, Champions League e Coppa Italia, le date utili per recuperare le partite saltate sono veramente ridotte all’osso.
L’Inter, essendo impegnata su più fronti, è una di quelle più in difficoltà. Naturalmente è impensabile, come ventilato ieri da alcuni, di recuperare i match “rimasti indietro” a maggio, una volta conclusosi il campionato. Vorrebbe dire rischiare di assegnare i verdetti stagionali a campionato finito, qualcosa di impensabile. Perciò, come riportato questa mattina da La Gazzetta dello Sport, la prima e unica data utile nelle prossime settimane potrebbe essere quella del 22-23 febbraio. Bologna-Inter potrebbe giocarsi in concomitanza con gli ottavi di finale di Champions League della Juventus, andando ad intasare ulteriormente un calendario saturo all’inverosimile.
C’è poi anche il nodo Calhanoglu da sciogliere. Il turco avrebbe dovuto scontare la squalifica rimediata nell’ultimo turno contro i felsinei, ma visto che oggi non si scenderà in campo rischia seriamente di doverla scontare nel primo turno successivo utile, ossia contro la Lazio. La vera domanda però è un’altra: in questo caos, come si può preservare il valore e la competitività della Serie A? Tra chi gioca con la Primavera, chi gioca con i titolari e chi viene fermato dalle Asl? E cosa succederà quando invece di un paio di partite da incastrare il numero salirà e sarà impossibile trovare una quadra? Forse sarebbe il caso di trovare una vera soluzione, uguale per tutti.
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