17 Maggio 2013

Carrizo: “Stramaccioni preparato, Zanetti umile”

Quest’oggi Juan Pablo Carrizo ha rilasciato un’intervista a Skysport24 in cui ha parlato della stagione nerazzurra e del suo futuro. Il portiere, ex Lazio, ha rivelato la sua felicità per l’occasione che ha avuto di giocare in una squadra dalla grande storia come quella nerazzurra. Ecco le sue parole, riportate da Inter.it: “Per me è stata una gioia inspiegabile, qui mi hanno accolto tutti bene. I risultati possono esserci o no, ma devo dire che l’esperienza è positiva. Qui ho trovato un bellissimo gruppo, dal primo minuto era come fossi qui da anni“. Sull’annata negativa della squadra, Carrizo spiega: “Siamo stati un po’ sfortunati, abbiamo avuto tanti infortuni e al livello del gioco è mancata quella qualità dei giocatori assenti. Ma bisogna anche saper accettare questo momento è guardare avanti, bisogna girare pagina il più presto possibile. Se fossimo stati al completo credo avremmo potuto raggiungere gli obiettivi che avevamo in testa“.

E sul suo futuro spiega: “Sono arrivato in prestito per sei mesi con opzione per altri due anni. Mi auguro di restare qui, con la consapevolezza di avere davanti a me uno dei portieri più forti al mondo. Samir sta facendo bene, so che non avrò tanti spazi. Cedere Handanovic per 30 milioni di euro? E’ giusto che costi cosi tanto, è uno dei più forti e per toglierlo dall’Inter bisognerà pagare tanti soldi“.

Barzaghi ha poi chiesto il parere di Carrizo sull’infortunio accorso al capitano Zanetti: “Lui è tosto, non molla e racconterà questo infortunio come un’esperienza. E’ una persona umile, si preoccupa tanto per i compagni, è naturale e la bandiera di questa Società. Dai campioni come lui si impara tanto“.

Infine un commento su Andrea Stramaccioni: “Da avversario mi sembrava un allenatore giovane, che aveva da imparare. Una volta che sono arrivato qui ho visto una persona molto preparata, che conosce tantissimo i giocatori avversari. Credo che l’Inter in questa stagione sia stata un po’ sfortunata. Non credo sia la persona che la società deve cambiare. Bisogna fare autocritica e dare tutti qualcosa in più“.