Dopo aver creato tanto scalpore in tutto il mondo nelle scorse settimane, sul cartellino blu è arrivata la decisione ufficiale da parte della FIFA. Nonostante gli sforzi dell’Ifab, pronta ad approvare e sperimentare il nuovo strumento arbitrale già dalla prossima estate, l’organo presieduto da Gianni Infantino ha stroncato sul nascere l’introduzione del nuovo cartellino.
A comunicarlo è stato lo stesso presidente Fifa che questa mattina ha confermato che l’idea del cartellino blu non vedrà mai la luce. Questa è stata infatti la chiusura netta di Infantino: “Non ci sono chance. Nessuna possibilità per l’uso del cartellino blu ad alti livelli. Questo non succederà, la nostra posizione è molto chiara su questo aspetto”.
Una decisione che probabilmente arriva in seguito al malcontento generale mostrato da parte di club e addetti ai lavori intorno al nuovo colore. Gli arbitri, infatti, avrebbero avuto a disposizione un terzo cartellino da affiancare al rosso e al giallo, da utilizzare solamente in due casi: eccessive proteste da parte di calciatori e tesserati nei propri confronti, oppure dinnanzi ad un fallo considerato cinico o antisportivo (Es. la trattenuta di Chiellini su Saka nella finale di Euro 2020).
Con il cartellino blu sarebbe stata introdotta l’espulsione a tempo: il calciatore che lo avrebbe ricevuto, sarebbe stato costretto a lasciare i compagni in inferiorità numerica per soli dieci minuti. Sul piano normativo, avrebbe invece avuto lo stesso peso del giallo: con due blu, oppure con la somma di un giallo più un blu, sarebbe scattata in automatico l’espulsione definitiva per il calciatore.
Un’idea, per il momento, destinata a rimanere tale…
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