Caso Mastour, i 10 bimbi prodigio ‘sperduti’ del calcio
Ha fatto tanto discutere la vicenda di Hachim Mastour che, da potenziale fenomeno, è finito svincolato. Ecco 10 giocatori considerati fin da subito dei campioni, ma che poi hanno avuto carriere più che "normali"
LA FOCA SPIAGGIATA
Il terzo “bimbo sperduto” è passato anche dall’Inter. Impossibile non ricordare il modo di giocare di Kerlon, che col pallone sulla testa riusciva a fare tutto quello che voleva. Da questo il soprannome Foquinha, per la sua abilità nel controllare la palla come una foca, esibendosi in numeri da circo. Il brasiliano classe ’88 è un giocatore formato tascabile, un metro e 67 per poco più di 60 chili, e nel 2008 viene notato dai nerazzurri, che avevano osservato la sua avventura al Cruzeiro. In pochi anni, in Brasile, la “piccola foca” si guadagna un posto nella Nazionale Under 17 e poi Under 20. Il problema del centrocampista sembrano essere soltanto gli infortuni: si fa odiare da tutti i difensori che affronta per il suo modo di giocare e per questo, nel 2007, gli viene rifilata anche una spallata in faccia da Coelho dell’Atletico Mineiro. Ciò nonostante, il talento c’è, la visione di gioco anche. Dunque, arriva l’Inter, oltre ai paragoni con Ronaldinho. I nerazzurri decidono di farlo esplodere a Verona, sponda Chievo, dove però gli allenatori (Prima Iachini, poi Di Carlo, ndr) non lo impiegano quasi mai, anche perché Foquinha continua ad essere ostacolato dai problemi fisici. Alla fine dell’anno col Chievo, colleziona 4 misere presenze. Torna quindi in nerazzurro durante l’estate, ma Mourinho pretende una rosa con pochi uomini e il potenziale fenomeno viene girato in prestito all’Ajax, società che coi giovani ci sa fare. Viene schierato da titolare nella squadra giovanile, ma il 13 novembre del 2009 subisce un ennesimo infortunio, stavolta al ginocchio sinistro. Operazione in Italia, 6 mesi di stop, fine dell’avventura in Olanda. Kerlon ha la possibilità di imporsi nell’Inter post Triplete, con Benitez in panchina, ma sfortuna vuole che il suo fisico gli sbarri ancora una volta la strada: infortunio alla caviglia. Dopo la guarigione, la parentesi al Paranà, che termina allo stesso identico modo. Dunque l’inesorabile rescissione con l’Inter e una restante fetta di carriera fatta di poche presenze e problemi fisici. Oggi Foquinha milita nello Spartak Trnava, ma indovinate quante presenze ha collezionato? Zero.