Caso Mastour, i 10 bimbi prodigio ‘sperduti’ del calcio
Ha fatto tanto discutere la vicenda di Hachim Mastour che, da potenziale fenomeno, è finito svincolato. Ecco 10 giocatori considerati fin da subito dei campioni, ma che poi hanno avuto carriere più che "normali"
IL “DEL PIERO SVIZZERO”
Dalla Primavera della Juventus alla prima squadra. Il paragone col Pinturicchio non tarda a mancare per Davide Chiumiento, svizzero di padre beneventano e madre di origini catanesi. Nonostante la doppia nazionalità, il sogno è quello di indossare la maglia azzurra, scelta che forse condizionerà tutta la sua carriera. Nel 2004, dunque, l’esordio in Serie A contro l’Ancona e quello in Champions League, contro il Deportivo La Coruna. Dopodiché la Vecchia Signora decide di farlo esplodere in una realtà più piccola, quella di Siena. Nonostante l’inizio discreto, finisce ai margini della squadra toscana quando al posto del tecnico Simoni arriva De Canio. Il “piccolo Del Piero” decide dunque di volare in Francia, sponda Le Mans, con la quale maglia però delude le aspettative ancora altissime e segna un solo goal in 18 uscite. La Juve inizia a credere un po’ meno nel ragazzo e, dopo una parentesi in prestito allo Young Boys, lo cede al Lucerna. Tre stagioni dopo, disputate in fin dei conti in maniera discreta, passa ai Whitecaps di Vancouver, lasciandosi ammaliare dal ricco stipendio offertogli nella MLS. Dopo due anni torna in patria, allo Zurigo, dove gioca tuttora. In patria Davide Chiumiento è sempre stato antipatico un po’ a tutti, perché il giovane centrocampista ha sempre rifiutato le chiamate della Nazionale maggiore svizzera, aspettando l’Italia. Chiamata che, però, non è mai arrivata. Un perfetto trainspotter, il nostro Davide.