Cassano a tutto campo: “Conte? Parla lui che è stato squalificato per omessa denuncia. Per Balo non c’è posto”
Aveva fatto tanto discutere la frase dei “soldatini bianconeri” pronunciata durante la trasmissione condotta da Fazio “Che tempo che fa” su Raitre. Anche Conte aveva risposto a tono al pensiero di Cassano e ora il diritto di replica tocca nuovamente al talento barese che come sempre non le manda a dire.
SOLDATINI – E’ proprio quello dei “soldatini” il primo argomento toccato durante la lunga intervista rilasciata dall’attaccante italiano a Sportmediaset. Cassano spiega la sua battuta affermando che voleva semplicemente dire che “sono troppo professionali e professionisti“, precisando che lui non lo è “mai stato” e che non era sua intenzione offenderli, aggiungendo: ” se se la sono presa… amen“.
CONTE – Poi si passa a Conte che lo aveva definito un “quaquaraquà”: “Quaquaraquà non sono io, ma lui che è stato squalificato per omessa denuncia. Ho fatto tante cassanate nella mia carriera e per questo sono stato squalificato. Se lui viene a parlare di moralità a me è finito il mondo. Lui che, lo ripeto, è stato squalificato per omessa denuncia”.
BONUCCI – Invece su Bonucci che aveva twittato “professionisti, non soldatini”, Cassano vuole premettere che conosce bene il suo compagno di Nazionale e che ha detto la verità perchè “io ho sempre fatto fatica a correre. Non mi sono offeso. Accetto la battuta perché rimane in ambito calcistico“.?
WES, BALO E PRANDELLI – Frasi d’affetto per il suo compagno di squadra Wesley Sneijder: “Wes per me è il giocatore che ci serve per fare la differenza. Lo voglio in squadra tutta la vita. Tatticamente sarà un problema per Stramaccioni. Io, però, voglio giocare per Sneijder“. Piu’ freddo invece per quanto riguarda un possibile ritorno di Mario Balotelli:”Ce ne sono tanti forti in nerazzurro. Rimaniamo con questi“. Infine ironizza sulle mancate convocazioni in Nazionale, affermando che non ha piu’ sentito il ct perchè forse “ha cambiato numero” ma che il suo sogno rimane quello di “partecipare a un Mondiale, cosa che non ho mai fatto“.