Cassano: “L’Inter era il mio sogno, qui mi sento importante. Strama, Naga, Pazzo e il Milan…”
Ospite della trasmissione “Undici” condotta dal noto giornalista Pierluigi Pardo, Antonio Cassano in compagnia di Evaristo Beccalossi e Franco Ordine, si è raccontato a 360 gradi, partendo dall’attualità per poi giungere a parlare di Milan e tanto altro. Ecco le sue parole riportate da inter.it.
OTTIMO INIZIO ALL’INTER – “Molto probabilmente come realizzazioni si, ma posso ancora fare meglio. Quale percentuale? Non lo voglio dire, so solo che mi sento bene, sto mettendo in atto buone prestazioni e per me l’importante è essere felice. Agli Europei venivo da quasi 6 mesi di inattività, adesso sono due mesi che sto lavorando alla Pinetina e mi sento bene”.
INTER E SOLDI– “Io ho bisogno di sentirmi importante e alla Pinetina mi fanno sentire tale dal primo all’ultimo, dall’ultima persona che conta – si fa per dire – al Presidente. Sento la fiducia dell’ambiente. Per me i soldi sono importanti è vero, ma alcuni grazie al cielo li ho già messi da parte, quindi non sono certo l’unica cosa che conta”.
SUL MILAN E IL SOGNO INTER – “Non mi fu fatto nessun discorso in questo senso e comunque ora sono contento perchè l’Inter era il mio sogno. Se ci sono momenti da ricordare in rossonero? Ho vinto uno scudetto, con i miei compagni ho avuto un rapporto stupendo e sento ancora Mauro Tassotti, ogni due o tre giorni. C’è anche qualcun altro che non sento, ma per mia volontà. Yepes è mio amico, una persona speciale per me”.
NAGATOMO, STRAMACCIONI E IL CALCIO – “Con lui c”è tantissimo feeling, è un grandissimo calciatore e poi ha sempre il sorriso sulle labbra, dalla mattina alla sera. Strama è un fenomeno. Il calcio è felicità, serenità, indipendentemente dai risultati che arrivano. Il calcio è la cosa più bella del mondo”.
MIGLIOR PARTENZA DI SEMPRE – “È un caso, a me piace molto più fare l’assist che il gol. Se li faccio per la mia squadra è meglio ma, ripeto, importa poco. Sono ancora convinto che sia meglio un assist di un gol”.
MILITO E IBRAHIMOVIC – “Diego vincerà la classifica capocannonieri. Ibra al Milan, quelle poche volte che l’hanno fatto giocare, è stato quando aveva me accanto…(ndr, sorride). A parte gli scherzi, a lui piaceva molto giocare con me e io ero molto contento. Il derby è una partita particolare, non ci sono risultati da prevedere, non c’è una squadra favorita. Si tratta di gare complicate per tutti, ce la giocheremo. Inter più forte? Vedremo a fine campionato chi avrà fatto meglio, ma io gioco nell’Inter quindi è normale che vedo quella nerazzurra come la migliore squadra”.
PAZZINI E LO SCAMBIO – “Lo sento spesso, lo prendo sempre in giro, ma non bisogna fare il paragone. Lui è mio amico, sono convinto che farà bene, eravamo entrambi infelici dove eravamo e abbiamo scelto le squadre migliori che c’erano”.
GALLIANI E LE CESSIONI DEL MILAN – “Se rispondo a Galliani? No. Le cessioni? Credo che la squadra abbia risentito più della partenza di Thiago Silva che di quella di Ibrahimovic perchè il difensore dava sicurezza al gruppo, assicurando protezione e ripartenze. Era normale che Ibrahimovic facesse gol, ma nella nostra squadra era molto più importante Thiago”.
CAPELLO E MATERAZZI – “Capello è il miglior allenatore che abbia mai avuto. A Matrix dico che gli voglio bene e spero che possa tornare a vivere Milano, magari a Perugia potrà esserci qualche problema…(ndr, sorride)“.
RONALDO E IL REALITY PER DIMAGRIRE – “Ronaldo? Io sono ancora convinto che quando finirò di giocare io a calcio, diventerò grassissimo”.