Castellini: “Radu farà una grande carriera. Vi racconto di quel provino con l’Inter: lo portai in un campo nascosto…”
Il portiere rumeno in poco tempo è diventato titolare tra i pali del Genoa grazie a prestazioni importantissime
Luciano Castellini, preparatore dei portieri nelle giovanili nerazzurre, intervistato da Il Secolo XIX ha ripercorso le tappe più importanti della carriera di Ionut Radu, portiere rumeno cresciuto nell’Inter e attuale estremo difensore del Genoa.
Il primo incontro: “Dopo un quarto d’ora di provino gli dissi di andare a casa e di tornare immediatamente. Lo portai in un campo più nascosto, non volevo che qualcuno lo potesse vedere provando a soffiarcelo. Ragazzi così li noti subito. Radu aveva 16 anni, mi colpì la sua gestualità, l’istinto innato da portiere. Poi ci devi lavorare su per migliorare ma con un ‘prodotto’ così, sei già più avanti”.
Dove può arrivare: “Molto in alto. Sono di parte ma credo che farà una grande carriera, ha qualità incredibili, sia fisiche che mentali. Tra i pali è velocissimo, ha un rapporto peso-potenza perfetto, per me non deve mettere muscoli. E ha dei piedi formidabili, potrebbe pure segnare punizioni. E poi è bravissimo a farsi scivolare addosso gli errori. Chiaro, nel percorso di crescita qualche sbaglio lo fa, e lo farà, ma ha un assetto da portiere vero. Se è l’erede giusto di Perin? Certo. L’Inter ha fatto bene a mandarlo al Genoa: piazza calda, tosta, dove la pagnotta te la devi guadagnare. Ha solo 21 anni, crescerà tanto”.
L’errore con il Milan: “Ha fatto un’uscita di pugno e ha liberato l’area come si fa tante volte, poi è stato anche sfortunato con la palla che è finita sui piedi di Romagnoli. Bisogna decidersi: se i portieri non escono li rompiamo le palle, se escono idem”.
L’Inter ancora nel presente: “Alleno ancora i piccoli portieri dell’Inter, mi emoziono ogni giorno. Trovo che il mio sia un lavoro meraviglioso”.
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