CdS – Inter-Juve è anche Marotta contro Paratici: da amici a rivali, ecco la cronaca del loro rapporto
I due dirigenti hanno lavorato assieme per ben nove anniInter-Juve sarà una sfida che vedrà diversi intrecci, dentro e fuori dal campo. Quest’anno, per la prima volta, Beppe Marotta, ad nerazzurro, sfiderà Fabio Paratici, suo “allievo” in bianconero. Questa mattina il Corriere dello Sport, ha raccontato così il loro rapporto, un’amicizia spentasi probabilmente dopo l’acquisto di Cristiano Ronaldo: “Si sono parlati (direttamente) l’ultima volta una settimana dopo il licenziamento di Marotta a fine settembre. Poi basta, tra i due è calato il gelo. Nessun attacco frontale, ma una delusione umana incrociata. E questa è più difficile da ricucire.
Amici-nemici – “Anche adesso Paratici riconosce «di dovere tutto a Marotta, lo ringrazierò sempre». Parte tra gli osservatori e poi ne diventa il capo, gira il mondo (non ha ancora smesso, anche ora che è salito di grado), costruisce rapporti e tesse legami importanti. Marotta lo porta alla Juve con sé. La loro non è solo frequentazione professionale, è una vera amicizia. […] Le prime crepe nel 2015. Un grande classico: il discepolo è bravo e invade il cono di luce del maestro. Paratici parla pochissimo (ancora adesso), ma i suoi meriti emergono e più di un articolo lo celebra come il vero artefice dei colpi bianconeri più importanti, da Pogba a Tevez, fino a Dybala. Marotta non gradisce.
CR7 – “Non c’è un fattore scatenante, ma tanti segnali che forse Marotta non coglie. CR7, fa salire ancora di più le quo- tazioni di Paratici. Marotta non si oppone, ci mancherebbe, è solo Agnelli si convince però che ha fatto il suo tempo e che può fare a meno di lui. Marotta crede che Paratici sia una concausa del suo allontanamento, e in un certo senso ha ragione. L’ex discepolo lo ha scalzato dal cono di luce. Marotta si sente deluso dal punto di vista umano e, pur non attaccando mai pubblicamente Paratici, condanna l’atteggiamento del suo ex protetto con tutti i colleghi, parlando di un pessimo comportamento, di un’amicizia tradita. Paratici, dal canto suo, pensa di non aver fatto nulla di male e rimane a sua volta deluso. Tutti due pensano di essersi mossi correttamente. E questo è l’ostacolo peggiore sulla strada di un chiarimento”.
Nemici – Nella seconda metà di gennaio c’è il primo scontro vero, “sul loro campo”. Paratici, pubblicamente, non esclude, un interessamento per Icardi. In privato manda sms a Wanda Nara, come fa con qualsiasi procuratore. Marotta non gradisce, specialmente la tempistica. Dopo la tenzone su chi sia il “traditore” del rapporto, la sfida passa al loro campo di competenza. Paratici se la ride per la gestione del caso Icardi, che alla Juve non avrebbero trattato così. Marotta pone l’accento sulla partenza di Benatia, che sarebbe risultato utile in Champions“.
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