CdS – Serie A, le pay tv minacciano lo scontro: in ballo 233 milioni per i club
Con il calcio giocato fermo da più settimane, Sky Italia e Dazn rischiano di scontrarsi con le richieste delle societàLa crisi legata al Coronavirus non conosce ostacoli ed è pronta ad abbracciare qualsiasi ramo del mondo del calcio. Dagli incassi degli stadi al mercato, passando anche per i diritti tv. Come raccontato infatti nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, club e pay tv rischiano di arrivare ad un pericolosissimo testa a testa, anch’esso costretto a fare i conti in termini economici.
Sky Italia e Dazn, le tv che hanno acquistato i diritti per la trasmissione delle gare, e l’agenzia Img a maggio dovranno infatti versare 233 milioni di euro ai club, l’equivalente della sesta ed ultima tranche bimestrale scandita dal contratto. Come se non bastasse, a luglio è previsto il versamento della prima rata relativa alla prossima stagione, il tutto mentre i club chiedono addirittura l’anticipo di quella di settembre. La squadra degli avvocati di Sky, vista la situazione e l’impossibilità della pay tv di trasmettere partite live agli abbonati, ha scelto di correre ai ripari e minaccia di arrivare allo scontro con i club, situazione scomoda soprattutto dal punto di vista economico. Fondamentale nei discorsi tra pay tv e calcio giocato sarà il “Piano 45”, ovvero il progetto di Eca e Uefa che riguarda la disputa delle partite restanti tra giugno e luglio. Solo così si andrebbe ad evitare un nuovo ed importante braccio di ferro.
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