Cecchi: “Collaboro con Inzaghi da 5 anni, vogliamo conoscere bene questa squadra”
L'ex biancoceleste fa parte del nuovo staff tecnico dell'allenatore dell'InterNel nuovo staff diretto da Simone Inzaghi, una delle figure di spicco e di grande fiducia per il tecnico piacentino è senz’altro Mario Cecchi. Il collaboratore tecnico del nuovo allenatore dell’Inter, intervistato sui canali ufficiali del club nerazzurro, ha parlato del rapporto lavorativo nato con il tecnico ben 5 anni fa sulla panchina della Lazio e che oggi si rinnova in una nuova ed intrigante tappa. Sentiamo le sue parole ai microfoni di Inter TV:
Quali sono gli aspetti principali su cui si concentra il suo lavoro sul campo di allenamento?
“Mi occupo di curare l’allenamento, di preparare gli allenamenti con il mister, condividiamo insieme agli altri collaboratori gli obiettivi da perseguire nell’allenamento, poi per quello che riguarda le partite si tratta di ricercare le strategie di gara da portare avanti durante tutta la settimana”.
Con Simone Inzaghi vi conoscete da molti anni, come è nata la vostra collaborazione?
“Sono 5 anni che collaboro con Simone, nel periodo della Lazio. L’ho conosciuto perché sono stato per 10 anni nel Settore Giovanile a Empoli e quindi quando io ero in Primavera lì e lui alla Lazio ci siamo incontrati tante volte, abbiamo fatto tante sfide, qualche volta ha vinto lui, altre ho vinto io. È nata una bella amicizia, poi abbiamo fatto insieme il corso a Coverciano, ci siamo scambiati le nostre opinioni sul calcio, lui quando è andato alla Lazio mi ha chiamato e lì è nata la nostra collaborazione”.
Quanto è importante questo periodo di pre-season per conoscersi e creare un gruppo affiatato?
“Adesso stiamo cercando di conoscere bene la squadra perché prima di cominciare a lavorare su di loro è importantissimo conoscerli. In questo momento stiamo valutando un po’ le caratteristiche, il carattere, il modo di lavorare, quindi ci stiamo un po’ adeguando anche noi a loro perché è giusto provare a creare una simbiosi”.
Qual è la caratteristica che non deve mai mancare in una sua squadra?
“Una qualità che mi piace è la concentrazione, penso che una squadra importante è quella che riesce ad essere più concentrata nel tempo. È fondamentale mantenere la concentrazione dal primo al novantesimo minuto perché oggi secondo me si giocano due partite in una: i primi 60 minuti e gli ultimi 30 che in certe situazioni possono essere più determinanti dei primi”.
Cosa si aspetta da questa stagione?
“Mi aspetto di lavorare bene con la squadra, di essere sempre presente quando avranno bisogno di noi, di instaurare un buon rapporto e di avere quelle motivazioni che possono portarci a grandi risultati. Le qualità ci sono perché la squadra l’anno scorso ha vinto meritatamente lo Scudetto, quindi dobbiamo portare avanti i nostri obiettivi”.